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Latina

FORMIA RIFIUTI TOSSICI: PRONTA UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

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Tempo di lettura 3 minuti Manzo: "Sono in gioco la salute della nostra comunità e l’integrità dal nostro patrimonio ambientale"

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Redazione

Formia (LT) – Sulla questione dei rifiuti tossici interviene il vicesindaco Maria Rita Manzo, titolare della delega alla Tutela Ambientale. “La questione – spiega – è al centro delle nostre preoccupazioni. Lo abbiamo detto pubblicamente e senza mezzi termini che non abbiamo alcuna intenzione di nasconderci davanti alle nostre responsabilità, anche se tuttora non siamo in presenza di fatti evidenti e accertati. Non ci appartiene la logica di nascondere la polvere sotto il tappeto. Abbiamo un obbligo di verità – prosegue -: sono in gioco la salute della nostra comunità e l’integrità dal nostro patrimonio ambientale.

L’amministrazione comunale ha affrontato con trasparenza la vicenda, avendo tutto l’interesse a chiarire quanto accaduto e a definirne con precisione i contorni. Se ciò che il pentito Schiavone dichiara risponde al vero e non voglia lo stesso, invece, meglio accreditarsi presso gli inquirenti per trarne propri vantaggi, la situazione non è di quelle da prendere con superficialità”. “Detto come va detto – prosegue il vicesindaco – che nessun tipo di responsabilità sulla questione sarebbe comunque da attribuire alle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute nel tempo, l’amministrazione comunale e l’assessorato alle Politiche Ambientali si sono già mossi per coinvolgere ed obbligare ad interventi adeguati gli enti sovracomunali di cui un’azione seria ha, in casi come questo, assoluta necessità. Parliamo della Regione ma anche del governo nazionale”. A tal riguardo, annuncia, “è stata da noi chiesta un’urgente interrogazione parlamentare perché sia fatta piena luce sui fatti indicati e venga attivata un’operazione di monitoraggio del nostro territorio che le moderne tecnologie permettono anche in tempi ristretti: in questo momento la vera emergenza è fare chiarezza sull’intera vicenda. Speriamo, come spera tutta la città, che le dichiarazioni rese dal pentito Schiavone, come alcuni inquirenti dicono, siano del tutto inventate. Ma i nostri concittadini si aspettano chiarezza e certezze ed è quello per cui stiamo lavorando. I comitati spontanei che stanno nascendo al seguito delle dichiarazioni di Schiavone – prosegue – sono il segno della preoccupazione che si vive nella nostra comunità e sono un ulteriore stimolo alla nostra azione e un impegno al confronto”. Nel corso dell’ultima assemblea con i residenti di Penitro è emersa la volontà di coinvolgere i cittadini istituendo un organismo di consultazione che faccia da ponte tra istituzioni, tecnici e associazioni. “Sosterremo l’idea di creare un tavolo tecnico di consultazione e monitoraggio sia della discarica che dei rifiuti tossici – spiega il vicesindaco Manzo -, tanto a Penitro quanto nell’intero circondario. Di pari passo, promuoveremo l’intervento del governo attraverso l’interrogazione parlamentare perché la questione non può essere affrontata solo da un Comune. Una cosa è certa, non staremo a guardare”.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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