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L'intervento dell'assessore regionale Michele Civita:
Formia (LT) – Chiara la scelta. Ridare dignità al territorio perché Formia sia cerniera di servizi qualificati e capace di potenziare la sua vocazione archeologica. Obiettivi ambiziosi, importanti che possono dare, arricchendoli col dibattito sociale di tutte le forze, politiche e sociali. Uno dei problemi è sempre l’attuazione del piano. L’abbiamo visto: solo il 34% delle previsioni del precedente piano sono state attuate. L’amministrazione comunale ha idee chiare, una proposta chiara e al contempo una disponibilità al dialogo e al confronto che è importante. Come vi possiamo aiutare noi? Non facendo passare sei anni da quando presentate al piano per l’approvazione… E’ un nostro obiettivo generale. Stiamo cercando di dare certezze, accorciare i tempi per ridare forza e credibilità alla pianificazione. Altrimenti sono buoni propositi che rimangono nel vuoto. In secondo luogo, anche noi, faremo due operazioni: 1) dare risposta a crisi economica dell’edilizia orientando gli investimenti privati, dando fiducia agli investimenti privati ma orientandoli verso la rigenerazione urbana. Significa che le modifiche al Piano Casa sono stati di due tipi: levate le norme del vecchio Piano Casa che potevano stravolgere la pianificazione paesistica e ambientale. Cancelleremo, sostituiremo queste norme. Abbiamo fatto poi seconda legge: provato a far riportare sul terreno suo proprio, quello edilizio, le norme sul Piano Casa e abbiamo tolto le norme che potevano stravolgere la pianificazione urbanistica. Accettando sempre il tema della semplificazione. Favoriti interventi di rigenerazione, sostituzione manufatti di aree dismesse, le brutture che vediamo nelle nostre città. Quella è una parte della rigenerazione perché poi e questa è la seconda iniziativa, abbiamo l’ambizione di fare due cose: 1) approvare definitivamente il piano paesistico regionale adottato nel 2007 e mai approvato. La firma dell’accordo col ministero determina i tempi in cui ogni amministrazione pubblica si impegna a dedurre tutte le osservazioni. Per arrivare di qui al prossimo anno a dare al Consiglio Regionale il piano da approvare definitivamente. Questo darà certezze a tutti. 2) stiamo già lavorando, abbiamo già fatto delibera e avviato il confronto, per fare un testo unico sull’urbanistica regionale che riorganizzi, semplifichi e innovi l’urbanistica regionale. La 38 è una legge classica, gerarchica. La regione non ha mai approvato il suo piano territoriale. La provincia di Roma lo ha approvato una volta nella sua storia. Capite bene che questa versione gerarchica ha dimostrato negli anni tutti i suoi limiti. Dovremo cambiarla per dare tempi certi alla pianificazione attuativa. Lo sforzo che state facendo sulla perequazione per noi è una suggestione positiva.
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