Latina
FORMIA: NUMERI IMPORTANTI PER IL MESE DELLA LEGALITA'
Tempo di lettura 2 minutiBartolomeo-Menanno: “Educare i giovani per costruire cittadini sempre più consapevoli”
Tempo di lettura 2 minutiBartolomeo-Menanno: “Educare i giovani per costruire cittadini sempre più consapevoli”
Published
10 anni faon
Redazione
Formia (LT)
Numeri importanti per la seconda edizione del “Mese della legalità” chiusosi ieri sera con una importante conferenza nella sala Ribaud del Comune. Ospiti dell’Amministrazione il magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Giovanni Conzo e il Colonnello Antonio Di Terlizzi, Vicecapo della Direzione Investigativa Antimafia di Roma. E’ stata l’occasione per parlare di camorra e di strumenti – culturali e operativi – in mano ai cittadini per dare il proprio contributo nella lotta alla criminalità organizzata. Nel corso della serata, i componenti dell’Osservatorio Comunale per la Legalità e la lotta alla mafia hanno presentato un’approfondita relazione sui primi mesi di lavoro dell’organismo incaricato di monitorare i fenomeni criminali del territorio e di vigilare sulla trasparenza degli atti amministrativi prodotti dal Comune. Sala gremita di persone. Tanti studenti, accorsi anche al di fuori degli orari di lezione.
E’ proprio la sentita partecipazione delle scuole il dato principale di questa edizione. Otto gli istituti scolastici coinvolti (non solo Formia: anche San Cosma e Gaeta). Più di 1200 alunne e alunni della scuola primaria e secondaria.
“Il format scelto – spiegano il Sindaco Sandro Bartolomeo e la Delegata alla Legalità Patrizia Menanno – ha dato i suoi frutti. Al taglio accademico abbiamo opposto un approccio dinamico e interattivo. Lezioni e laboratori hanno raccolto l’interesse e la partecipazione di ragazze e ragazzi, presupposto necessario perché tutto questo si trasformi in reale educazione. Un ruolo fondamentale ha avuto l’arte visiva e in particolar modo il cinema. Abbiamo posto a confronto visioni diverse, discusso il valore educativo o diseducativo di serie tv come ‘Gomorra’ o ‘Romanzo criminale’. C’è chi crede producano eroi negativi e spingano i giovani a vedere nel sopruso uno strumento tramite cui conquistare potere e ricchezza. Ne abbiamo parlato con scrittori, sceneggiatori, registi e attori. E’ emersa la distanza tra finzione e realtà e, al contempo, la necessità di conoscere i fenomeni criminali per capirne la portata distruttiva. Spunti di riflessione importanti. Un lascito che ci spinge a proseguire in questo percorso e a puntare sull’educazione delle nuove generazioni per costruire cittadini sempre più consapevoli e rispettosi delle regole di civile e sana convivenza tra gli uomini”.
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