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Massimiliano Spiriticchio
Formia (LT) – Sono state sconfitte al primo turno, ma non sembrano del tutto uscite di scena. Erminia Cicione e Maria Rita Manzo parlano a L’osservatore laziale e lanciano messaggi non solo al proprio elettorato. Le abbiamo contattate per cercare di capire il loro orientamento, ma soprattutto che cosa accadrà dopo il ballottaggio di domenica tra Bartolomeo e Schiano. Ecco cosa ci hanno detto in quest’intervista doppia.
È vero che avete avuto contatti con i due candidati rimasti in corsa?
Cicione: “I contatti ovviamente ce li ho con tutti. Siamo persone che hanno fatto un percorso insieme. I voti non sono miei, ma dei cittadini che, al secondo turno, si riapproprieranno della loro libertà di decidere. Certo il divario con Bartolomeo non lascia molte possibilità a Schiano. Però io dico che per Schiano è giusto provarci con un progetto non suo, ma di molti cittadini. Non do comunque indicazioni di voto: ho fatto una battaglia di cambiamento perché, con la mia esperienza, l’ho ritenuta utile. Ora va mantenuto un comportamento rispettoso nei confronti dei cittadini. Certi modi di fare
vanno cambiati: sono vecchi”.
Manzo: “Non c’è stato nessun contatto se non di augurio per il ballottaggio di domenica. Ho già dichiarato che non avrei dato orientamenti. Del resto, questo non rientrerebbe nella logica di una competizione di coalizione come questa”.
Sia Bartolomeo che Schiano dicono che l’urgenza per Formia è il lavoro: voi su questo tema cosa pensate?
Cicione: “Bisogna tradurre i propositi in fatti concreti. Possiamo, ad esempio, con la Regione istituire delle Borse Lavoro, utilizzando finanziamenti europei con dei progetti. Occorre rimettere in moto la città”.
Manzo: “Serve il collegamento con la Regione, che è a noi politicamente vicina grazie al Presidente Zingaretti ed alla presenza della mia parte politica, per portare avanti l’iniziativa di trovare fondi per il Reddito Minimo Garantito. Promuoverò anche con la Regione sul piano locale progetti concreti che hanno a che fare con la cultura, l’archeologia, l’ambiente (in particolare l’utilizzo delle fonti rinnovabili) e il turismo che in questi anni è morto. Il lavoro dovrà essere il filo rosso di tutti gli atti dell’amministrazione comunale”.
Cosa dite sulle polemiche relative al voto del primo turno e sulle voci di “infiltrati?
Cicione: “Non mi sembra che sia stata una presenza rilevante sul piano dei numeri. Ognuno abbia il pudore di non interferire in situazioni altrui. Ma non credo che ci siano responsabilità politiche di persone iscritte a partiti”.
Manzo: “Non mi sono accorta di infiltrati, termine che peraltro non utilizzerei. Se questo c’è stato, è negativo. Ma le primarie si prestano. Mi auguro che sia stato un fenomeno minoritario e che lo sia anche domenica”.
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