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FORMIA: L'AFRICA E LA SUA MUSICA SENZA TEMPO

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Tempo di lettura < 1 minutoMadya Diebate è un griot proveniente dalla Casamance, regione nel sud del Senegal, che risiede a Roma da molti anni

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Redazione

C’è chi la definisce un ponte tra la terra e il cielo. Un’arpa a ventuno corde che traduce in musica i miracoli di un continente sterminato. Alla kora, strumento principe della tradizione musicale africana, è dedicato l’ultimo appuntamento del Festival “Tra Oriente e Occidente” promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia con la direzione artistica dell’etichetta discografica Finisterre. L’appuntamento è per lunedì 25 agosto alle ore 20.30 presso la Corte Comunale (l’ingresso è gratuito). Sul palco Madya Diebaté e il trio Violacontrakora proporranno uno speciale mix di suoni sospesi tra l’Africa occidentale e il bacino del Mediterraneo.

Madya Diebate è un griot proveniente dalla Casamance, regione nel sud del Senegal, che risiede a Roma da molti anni. E’ un “korafola”, un virtuoso della kora tra i più abili e sensibili della diaspora africana in Europa. Interprete attento della cultura mande, Diebaté suona come solista e in gruppi tradizionali, aperto alla fusione con culture musicali apparentemente lontane, in una sottile linea rossa che unisce il jazz alla musica popolare e alla tradizione orale dell’Africa occidentale. Note che incantano, una musica spirituale e rarefatta. Uno stile griot, su cui si innestano le storie senza tempo di un mondo tutto da scoprire.