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Latina

FORMIA: INAUGURATO IL CENTRO D'ACCOGLIENZA PER PERSONE SENZA FISSA DIMORA

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Tempo di lettura 3 minuti Di Bartolomeo: "La solidarietà va dimostrata con i fatti, non solo a parole."

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Redazione

Formia (LT) – Venti posti letto che, all’occorrenza, possono salire fino a trenta. Una tensostruttura riscaldata con spazi separati per uomini e donne, docce al coperto, servizi igienici e cucce da esterno per cani. Il contributo di accoglienza, umanità e professionalità garantito dagli operatori della Croce Rossa, quest’anno arricchito da attività di socializzazione e formazione offerte da realtà associative del territorio. Da domani sera lunedì 28 dicembre apre al pubblico il centro di accoglienza temporaneo per le persone senza fissa dimora che per il terzo anno consecutivo l’Amministrazione comunale ha voluto installare all’interno del piazzale Vespucci, nell’area del porto di Formia. Uno strumento per proteggere le persone più deboli dai rigori dell’inverno, offrendo loro un tetto sulla testa e un’occasione per superare le difficoltà del momento ricostruendo il proprio contatto col mondo.

Durante la mattinata di domenica 27 dicembre 2015 il taglio del nastro alla presenza del Sindaco Sandro Bartolomeo, dell’Assessore alle Politiche Sociali Giovanni D’Angiò, del Commissario CRI Sud Pontino Emilio Donaggio e di don Antonio De Arcangelis, direttore della Caritas diocesana. Il centro darà accoglienza ogni giorno dalle 19 alle 7 del mattino. La data di chiusura è prevista per il 28 febbraio ma l’Amministrazione è intenzionata a prolungare l’apertura fino alla fine di marzo quando l’arrivo della primavera porterà temperature più miti.

“L’anno scorso – ricorda Emilio Donaggio, commissario del Comitato Locale Sud Pontino della Croce Rossa– abbiamo ospitato ogni giorno 20-25 persone, con punte di 30. Molte di queste erano donne e uomini come noi, persone che avevano perso il lavoro e si erano ritrovate per strada. Non è solo offrire loro un tetto sulla testa il nostro obiettivo. Vogliamo contribuire a creare i presupposti per un loro reinserimento nella società. L’anno scorso, in molti casi ci siamo riusciti e tanti ospiti, usciti di qui, sono riusciti a trovare una casa, un lavoro. Alcuni hanno riabbracciato le loro famiglie. Quest’anno intendiamo offrire anche corsi socio-sanitari e attività ricreative e teatrali che coinvolgano compagnie e associazioni del territorio”. “Come Servizi sociali – commenta l’Assessore alle Politiche Sociali Giovanni D’Angiò – abbiamo voluto ripetere l’esperienza degli ultimi due anni perché rivelatasi pienamente positiva. Il centro non offre solo uno strumento decisivo per la salvaguardia e tutela della salute di queste persone. Si propone come un utile strumento di condivisione per le realtà del territorio che si occupano di sociale. L’Amministrazione intende offrire il suo contributo per creare una rete solidale capace di farsi carico dei problemi degli ultimi, di tutte le donne, gli uomini e i bambini costretti a vivere nel disagio. Il Comune sostiene queste attività e si offre quale punto di riferimento, disponibile a raccogliere e supportare il contributo di tutte le persone di buona volontà”.

“La solidarietà – sostiene il Sindaco Sandro Bartolomeo – va dimostrata con i fatti, non solo a parole. Qui c’è gente che dorme per strada e rischia ogni giorno di morire. Non si può voltare lo sguardo e far finta di niente. Negli ultimi anni questa esperienza si è consolidata ed offre un servizio aperto a tutti, non solo ai cittadini di Formia. Qui vengono a dormire persone che normalmente sostano in altri comuni ma non hanno una casa. Noi gli offriamo la soluzione. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione tra le Istituzioni, in particolare con la Guardia Costiera. Ringrazio il comandante del Compartimento Marittimo di Gaeta e il comandante del porto di Formia che da anni si dimostrano partner sensibili e straordinariamente affidabili. Questo luogo non è solo facilmente accessibile ma è anche sicuro, perché vigilato 24 ore su 24. Ringrazio i nostri uffici e la Croce Rossa per l’impegno che pone ogni anno nella gestione del centro. Siamo molto fieri di questa realtà”.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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