Connect with us

Latina

FORMIA, IL PDL ANNUNCIA: ERASMO PICANO CANDIDATO SINDACO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Il coordinatore comunale Orsini: “Può catalizzare voti di altre coalizioni. Forte e Costa disponibili ad appoggiarlo in caso di ballottaggio”.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Si chiarisce la situazione politica all’interno del centrodestra di Formia: il Pdl ha infatti rotto gli indugi annunciando la candidatura di Erasmo Picano. Per capire come è nata questa candidatura e quali sono le proposte su cui il Popolo della Libertà ha scelto di puntare, L’osservatore laziale ha rivolto alcune domande al coordinatore comunale del partito, l’avv. Salvatore Orsini.

Perché è stata fatta la scelta di Erasmo Picano? Perché non sono state fatte le primarie?
“Le primarie erano state proposte per la coalizione di centrodestra. Ma la coalizione non si è venuta a determinare e, quindi, per noi non avrebbe avuto senso fare le primarie perché il nostro candidato ce l’avevamo già. Abbiamo scelto Picano perché da quattro consiliature è l’uomo più votato, è un ingegnere, una persona perbene, conosce la macchina amministrativa essendo stato all’interno del Consiglio comunale. Riteniamo possa fare da collante perché può catalizzare voti anche da altre coalizioni”.

Si prevedeva una spaccatura o comunque una divisione con l’Udc? Secondo voi che reazione ci sarà?
“Lo scenario attuale si era già prospettato nel 2003. Allora al ballottaggio l’Udc andò con il candidato sindaco del centrosinistra dell’epoca, Sandro Bartolomeo. L’esperienza di un’alleanza solo con l’Unione di Centro è per noi non ripetibile, ma abbiamo proposto una coalizione più allargata con una partecipazione anche di quel partito”.

Nel caso si arrivi ad un ballottaggio tra Ernesto Picano ed un altro candidato, cosa vi aspettate?
“Michele Forte in una riunione svoltasi due settimane fa con il coordinatore provinciale del Pdl Fazzone disse che aveva intenzione di ricandidarsi, ma che l’idea, di cui si parlava, di primarie istituzionali, cioè di una sorta di confronto tra i candidati di area centrodestra alle comunali, era una scelta da fare con la promessa da parte dei candidati usciti sconfitti al primo turno di sostenere l’altro rimasto in corsa in un eventuale ballottaggio. Anche Maurizio Costa, altro candidato di area centrodestra, si disse d’accordo con quest’impostazione”.

Venendo ai problemi concreti di Formia, quale ritenete che sia quello più urgente?
“In questa consiliatura che sta per concludersi sono state fatte cose importanti. Prima di tutto siamo rientrati nel Patto di Stabilità, poi abbiamo sistemato la piazza del mercato che ora il sabato è aperto. Sono state fatte tante opere strutturali. Noi siamo contrari alle grandi opere: non ci sono i settecento milioni per la Pedemontana, il Porto Turistico è diventato una chimera ed il progetto che è stato messo a punto è stato abortito con costi lievitati. Noi ci concentriamo invece sulla piccola portualità e puntiamo, ad esempio, sulla sistemazione di alcune strade secondarie. Ma soprattutto riteniamo che occorre adesso non uscire dal Patto di Stabilità perché ci rendiamo conto che il momento economico è molto difficile e che alla Caritas è quintuplicato il numero degli utenti”. 
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

Continua a leggere

Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

Continua a leggere

Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti