Connect with us

Latina

FORMIA: IL CENTRO TRASFUSIONALE NON SI SPOSTA. PAROLA DI NICOLA ZINGARETTI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiBartolomeo: “Una grande notizia. Il primo pensiero va agli emotrasfusi”

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti

Redazione

Formia (LT) – Il Centro Trasfusionale resta a Formia. Lo ha annunciato oggi il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in una nota ufficiale inoltrata al direttore generale dell’Asl pontina Michele Caporossi. In merito alle notizie apparse nelle ultime settimane sugli organi di stampa relative alla presunta volontà di spostare in altra sede il Centro trasfusionale attivo presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia, la Pisana si esprime chiaramente: “Non è in programma alcun cambiamento rispetto alla situazione attuale”. "Ridurre gli sprechi della sanità – recita la nota diramata dal Presidente Zingaretti – non vuol dire tagliare sui servizi, soprattutto quando questi sono di fondamentale importanza per i cittadini. Per questo abbiamo accolto le istanze del territorio e questa mattina abbiamo inoltrato al direttore generale della Asl Michele Caporossi una comunicazione ufficiale in tal senso. Oltre ad essere un servizio ineliminabile – ha concluso Zingaretti – il centro di Formia è anche un grande produttore di donazioni di sangue e di una cultura della solidarietà che la Regione Lazio intende preservare e, ove possibile, incentivare”.

“E’ una grande notizia – commenta il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo –, conferma dell’impegno della Regione e del Presidente Zingaretti a tutela della sanità di questo territorio. Il primo pensiero va agli emotrasfusi, al presidente del Comitato Angelo Riccardelli, a tutti coloro che, nonostante le precarie condizioni di salute, si sono mobilitati facendo sentire la propria voce. Abbiamo raccolto il loro grido, siamo scesi in strada al loro fianco, abbiamo coinvolto la Regione sottolineando il valore strategico del Centro, le difficoltà imposte al territorio da una provincia stretta e lunga, l’impossibilità dei malati di sostenere lunghi viaggi per garantirsi un servizio vitale e la necessità di non chiudere la porta in faccia ai tanti donatori di questo territorio che dimostrano coi fatti la loro solidarietà. E’ solo il primo di altri importanti risultati che ci siamo prefissi, tra cui il rafforzamento del presidio ospedaliero sud e l’avvio di capillari politiche di prevenzione sul territorio”.