FORMIA: COME SI E' ARRIVATI ALL'ARRESTO DEL KILLER DI MARIO PICCOLINO

di Angelo Barraco

Formia (LT) – La lotta alla criminalità avviene nelle forme più eterogenee e quello che lascia questa lotta è il forte segnale sociale, anche se spesso i soggetti che affrontano una lotta così dura e così intrinseca di ostacoli affrontano la morte e purtroppo perdono.

Questa è anche la storia dell’Avv. Mario Piccolino, il legale e blogger che lottava contro l’illegalità che pochi giorni dopo aver spento 71 candeline – 20 maggio 2015 – è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Sulla strana ed inquietante morte dell’Avv. Piccolino ci sono state delle importanti novità, poiché nel pomeriggio dello scorso 16 giugno la Polizia di Stato ha posto il fermo nei confronti di Michele Rossi, accusato di aver compiuto l’omicidio. L’uomo possedeva illegalmente una pistola calibro 22.

Ma come si è arrivati all’arresto di Michele Rossi? Partiamo dall’inizio; l’Avv. Mario Piccolino lo scorso 29 maggio alle ore 17.00 si trovava nel suo studio legale a Formia quando entra un uomo che dice di avere un appuntamento con lui, entra e lo fredda con un colpo di arma da fuoco. Le indagini sono partite proprio dallo studio dell’Avvocato, dove in quel preciso istante si trovava un cliente della vittima. Il testimone ha fornito informazioni generiche che hanno permesso l’individuazione del presunto killer, a queste dichiarazioni si sono aggiunte le immagini del sistema di videosorveglianza presente li vicino e tali elementi hanno portato al riscontro e alla comparazione del soggetto che corrispondeva alle caratteristiche fisiche indicate dal testimone. Inoltre le telecamere presenti nel parcheggio hanno permesso di individuare l’uomo e di risalire alla sua auto e al relativo numero di targa.
Michele Rossi avrebbe poi confessato di essere il responsabile della morte dell'avvocato Piccolino, che in passato aveva assistito legalmente la controparte di Rossi nel corso di un procedimento giudiziario sull'occupazione abusiva di una grotta di Tufo nell'isola di Ventotene. Rossi, avrebbe manifestato anche intenzioni suicide, infatti all'interno della sua abitazione, perquisita dagli inquirenti, sarebbe stata ritrovata una lettera

I fascicoli dell’Avvocato Mario Piccolino hanno fatto emergere un contenzioso tra la vittima e Michele Rossi. L’Avv. Piccolino nel suo blog aveva esternato l’intera vicenda processuale con riferimento a Michele Rossi.

Chi era Mario Piccolino? Era nato a Roma, ma viveva da molto tempo in una zona con un’alta infiltrazione camorristica. Aveva abbandonato da anni la sua principale attività di avvocato e si era dedicato anima e corpo a gestire il suo blog contro l’illegalità. Nel 2009 l’avvocato aveva subito un’aggressione, era stato colpito con un cric al volto da un uomo con cui si era incontrato nel suo studio. Ma l’avvocato non si arrese e continuò con la sua battaglia, malgrado ricevesse minacce esplicite. Mario Piccolino nel suo blog ha sempre denunciato le infiltrazioni camorristiche di due famiglie del clan dei Casalesi. L’Avvocato Piccolino resta un grande esempio di forza e di lotta alla criminalità.

Giovanni Falcone diceva: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”.