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Redazione
Formia (Latina) – Sabato alla torre di Mola il convegno per celebrare il bicentenario della morte di Pasquale Mattej
Nacque nel 1813 a Castellone, allora sobborgo di Gaeta, figlio del barone Giovanni Simone, protetto del re Ferdinando I. Se oggi conosciamo il passato, le vedute, l’ambiente, la cultura della Formia ottocentesca lo dobbiamo a Pasquale Mattej. In occasione del bicentenario della sua nascita l’associazione “Mola”, col patrocinio del Comune di Formia e la collaborazione del Centro Studi Mattej, promuove per domani sabato 16 novembre alle ore 18 presso il Castello di Mola un interessante convegno incentrato su questa straordinaria figura di erudito ed artista, testimone degli usi e costumi di una terra che amò profondamente. Dopo il saluto del Presidente dell’Associazione “Mola” Pietro Amato, interverrà Giorgio Ottaviani, biografo di Mattej e Presidente del Centro Studi a lui intitolato. Il tema sarà: “Pasquale Mattej artista, iniziatore culturale di Formia”. Sarà poi la volta dell’avvocato Filippo D’Urgolo, membro dell’associazione, cultore di storia ed arte locale e dell’architetto Salvatore Ciccone, ricercatore del Centro Studi Mattej e membro dell’Archeoclub il quale relazionerà su “Formia: realtà urbana e progetto nel disegno di Mattej”. Il convegno proseguirà poi con il professor Giovanni Bove che focalizzerà il suo intervento su “Il dialetto formiano dagli studi di Pasquale Mattej”. Prenderà poi la parola Renato Marchese, geometra e cultore di storia locale. Proporrà un approfondimento su “Le vedute del Poliorama Pittoresco e gli usi e costumi del Regno di Napoli”. Il professor Gerardo De Meo, scultore, presenterà la medaglia commemorativa con relativo conio originale del bicentenario della nascita di Mattej. Chiusura per il sindaco Sandro Bartolomeo che, concluso il suo intervento, inaugurerà la mostra litografica di opere del Mattej curata da Renato Marchese. Mostra che proseguirà domenica 17 novembre dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.
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