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Redazione
Formia (LT) – Tre famiglie, storie diverse ma ugualmente disperate. Sanno a chi appartenevano le case nelle quali, stesso ieri sera, sono entrati. Lavori da fare, allacci non ancora completati per mancanza di tempo. Sono entrati senza battere ciglio. Nessuna paura, né pretese. Per chi dorme in macchina, sfrattato con moglie e figli piccoli a carico, un tetto sulla testa è già un’ottima notizia.
Ieri sera i Vigili Urbani del Comune hanno stilato i verbali di assegnazione, dopo che il sindaco Sandro Bartolomeo, raccolte le relazioni socio-ambientali prodotte dai Servizi Sociali, aveva firmato i decreti di assegnazione. Tre appartamenti su cinque di quelli confiscati alla famiglia Bardellino sono quindi già da ieri sera abitati. I destinatari ne hanno preso possesso intorno all’ora di cena, scortati dalle forze dell’ordine.
“Voglio davvero ringraziare tutti – spiega il primo cittadino -, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili Urbani ed anche i tecnici del Comune. Quella di ieri è stata una giornata che difficilmente dimenticheremo, segnata dall’impegno costante e appassionato di tutte le componenti istituzionali che hanno contribuito a questo risultato. Sono felice per le famiglie che oggi hanno un tetto. Alcuni di loro ieri avevano le lacrime agli occhi. Ma è solo un piccolo passo. Sono tante le persone in difficoltà. I beni confiscati alle mafie rappresentano una risorsa per fronteggiare il disagio crescente prodotto dalla crisi economica. Abbiamo uno strumento in più per combattere le emergenze, fermo restando che le assegnazioni sono rigorosamente temporanee e volte a tamponare le criticità, non certo e lo dico per il futuro, uno strumento per favorire clientele. L’abuso è il territorio del crimine. Noi – conclude – siamo qui per fare gli interessi della città”.
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