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Castelli Romani

Formalba, lavoratori senza stipendi: proclamato lo sciopero di tutto il personale

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ALBANO LAZIALE (RM) – Proclamato lo sciopero di tutto il personale dell’ente di formazione Formalba per l’intera giornata dell’11 dicembre.

Questa la decisione presa dall’organizzazione sindacale SGB-CUB insieme ai lavoratori Formalba rappresentati, dopo che l’azienda ha anticipato la sospensione dell’attività didattica per le festività natalizie al 14 dicembre con la possibilità anche di un posticipo del riavvio delle attività, nell’eventualità che le condizioni esterne non siano variate.

Condizioni esterne che vanno ricercate nella richiesta di incontro da parte del sindacato, quest’ultima disattesa dall’azienda, per discutere sulla grave crisi che in questo momento sta coinvolgendo la formazione professionale in generale e, in particolare, nel Lazio oltre al mancato pagamento degli ultimi 4 mesi che si aggiungono agli 8 arretrati.

Condizioni che a quanto riferiscono dal sindacato creano una costante incertezza sul proprio futuro lavorativo di una intera categoria di docenti e personale ausiliario e amministrativo oltre a quella che è stata interpretata come “la mancata volontà da parte delle istituzioni di istituire una commissione d’inchiesta sull’enorme debito provocato dalla malagestione della precedente società partecipata Albafor. Nonché la mancata trasparenza nella gestione dell’Ente Formalba in merito al piano di riorganizzazione amministrativa e del personale. E il mancato riconoscimento della Rappresentanza Sindacale Aziendale di SGB (oltre il 15% di adesione) da parte dell’azienda.”

  1. L’aumento delle risorse destinate dal Governo nazionale e dalla Regione Lazio alla Formazione Professionale in funzione delle reali necessità delle nuove generazioni e alle accresciute esigenze formative;
  2. Un bilancio degli effetti delle esternalizzazioni/privatizzazioni, avvenute nel settore negli ultimi dieci anni, sull’utenza e sui lavoratori; 
  3. L’istituzione di una commissione di indagine della Regione con le Amministrazioni Locali sullo stato dell’Ente e sulle responsabilità politiche ed amministrative che hanno determinato l’indebitamento di Formalba;
  4. La riapertura della graduatoria del personale della F.P. del Lazio (Albo previsto dalla Legge Regionale n. 23/92) e una sua piena attuazione, per garantire la qualità del servizio, impedire le pressioni indebite sui lavoratori, le discutibili e precarie assunzioni pre elettorali;
  5. Lo sblocco dei finanziamenti previsti e l’impegno da parte della Regione e della Città Metropolitana, ognuna per le sue competenze, affinché siano in futuro erogati regolarmente, il controllo (già nel bando di accreditamento) sulle effettive capacità economiche e gestionali delle aziende che si propongono per esercitare una funzione costituzionale pubblica come la formazione;
  6. Il pagamento da parte dell’Ente di tutte le spettanze ai lavoratori, d’altra parte  è stata una libera scelta della onlus “ Don Milani” e del suo Rappresentante Legale assumersi la responsabilità di gestire Formalba;
  7. Trasparenza nella gestione del piano di riorganizzazione amministrativa e del personale, con particolare attenzione alle nuove assunzioni; 
  8. Il riconoscimento della RSA di SGB e il versamento delle quote sindacali detratte dalle buste paga dei lavoratori iscritti al sindacato;
  9. Per il mantenimento dell’attività formativa secondo il normale calendario, per il riconoscimento della funzione e dello scopo dell’istituto contrattuale dell’autoaggiornamento, materia di contrattazione e pianificata.

“La decisione dell’azienda di chiudere la scuola per un periodo indeterminato, dal 14 dicembre con un preavviso di soli 4 giorni, – hanno dichiarato attraverso una nota i referenti SGB B. Battista  – D. Cicerchia – D. Agostini – arriva con una procedura che non rispetta tempi e procedure collegiali proprie di una scuola, né tantomeno la vita delle centinaia di famiglie di lavoratori e studenti che su di essa fanno conto per il proprio presente e futuro. Non possiamo non considerarlo un atto unilaterale – prosege la nota sindacale – a seguito della comunicazione da parte della scrivente che, già in data 5 dicembre 2019, ha diffidato l’azienda al pagamento delle mensilità arretrate, con l’indizione di una assemblea sindacale per il 16 dicembre, condizioni che se non soddisfatte annunciavano l’apertura della procedura di sciopero. L’uso strumentale dell’autonomia scolastica (che non è potere assoluto dei padroni della scuola) e dell’istituto contrattuale dell’autoaggiornamento non possono essere, a nostro parere, sufficienti a coprire la realtà di una vera e propria serrata, che causerà gravi e peggiori danni all’utenza e ai lavoratori, mettendo a rischio l’esistenza stessa dell’ente, visto il periodo in cui cade: la fase della raccolta delle pre-iscrizioni per il prossimo anno formativo.”

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