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Frascati (Rm) – La Juniores regionale C del Football Club Frascati ha abdicato dalla corsa al terzo posto. Nell’ultimo turno, i ragazzi di mister Gianfranco Di Carlo hanno ceduto per 3-0 sul campo del Ferentino primo della classe anche se il risultato non corrisponde a quanto visto sul campo secondo il difensore centrale classe 2000 Nicolas Castelli. «Anche a detta degli avversari, avremmo meritato decisamente di più. Di fatto i padroni di casa hanno fatto tre tiri in porta e tra l’altro in una delle marcature c’era pure un fuorigioco. Noi potevamo e dovevamo fare di più in fase offensiva, ma ci è mancata la giusta “cattiveria” per segnare e cercare di cambiare la partita. Il risultato finale, comunque, è molto bugiardo». L’Atletico Monteporzio terzo della classe è scappato a sette punti di distanza e con due sole giornate da giocare non è più raggiungibile. «La classifica è inutile guardarla in questo momento – dice Castelli – Dobbiamo solo pensare a finire bene il campionato, dando il massimo nelle prossime due partite». La prima di queste sarà contro il Real Tre Fontane, ancora in trasferta. «Giocheremo su un campo difficile, ma puntiamo a conquistare una bella vittoria ed esprimere il nostro gioco». Il giovane centrale difensivo ha vissuto una stagione tormentata a livello personale. «Nell’ultima amichevole pre-campionato ho rimediato un brutto problema alla caviglia che praticamente mi ha fatto saltare tre mesi. Comunque ora mi sento abbastanza bene e voglio finire al meglio quest’annata». Nonostante abbia saltato diverse partite, Castelli ha realizzato due reti. «Mi piace andare a saltare nell’area avversaria in occasione di palle inattive» dice il centrale che ha seguito mister Di Carlo in questa avventura al Football Club Frascati. «L’ho conosciuto tre anni fa al Città di Ciampino e poi sono andato assieme a lui al Centro Calcio Rossonero prima di seguirlo anche qui. E’ qualcosa più di un allenatore: è una persona squisita e un tecnico molto preparato, tra l’altro abitiamo anche vicini e quindi c’è un ottimo rapporto tra di noi» conclude Castelli.
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