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“Per troppo tempo le vittime della brutalità titina sono rimaste dimenticate, come lo sono stati i cittadini giuliano dalmati, costretti ad abbandonare la propria terra. Ricordare coloro che non solo hanno perso la vita in modo orribile, ma la cui memoria ha subito anche l’onta di decenni di negazionismo, è un obbligo cui nessuno deve più sottrarsi. Non esistono distinzioni tra le vittime di simile ferocia: perpetuarne la memoria è l’unica arma che abbiamo per scongiurare che questi atti possano nuovamente verificarsi”
Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e consigliere Lega, Giuseppe Emanuele Cangemi
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