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Roma

FIUMICINO, NON SI E' SVOLTA LA RIUNIONE DELLE COMMISSIONI CONGIUNTE URBANISTICA ED AMBIENTE PER MANCANZA NUMERO LEGALE

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Tempo di lettura 7 minuti Comitato Rifiuti Zero Fiumicino: "Assenti ingiustificati ed ingiustificabili!"

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Il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino consegna e chiede ai Consiglieri Comunali di Fiumicino di approvare la presente proposta di deliberazione al fine di evitare che questo nostro territorio, a partire dalla Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, venga trasformato in una zona industriale pregiudicando così il presente ed il futuro sviluppo sociale ed economico che poggia sull’agricoltura e sul turismo di qualità.

 

Redazione

"Un nulla di fatto anche oggi! La riunione delle commissioni congiunte Urbanistica ed Ambiente non si è svolta per MANCANZA DEL NUMERO LEGALE, – Dichiara in una nota il presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino -anche se di Consiglieri ne abbiamo visti tanti – prosegue la nota – entrare ed uscire dal palazzo comunale. C’erano: Severini,  Scarabello, Paolini, Calicchio, Biselli, Carroccia, Califano, Gonnelli, Cutolo, Graux, Tomaino, Merlini, ma sembra proprio che sul biogas il comune di Fiumicino non voglia dire cosa pensa, forse non voglia nemmeno pensare, e fatta eccezione per alcuni consiglieri che si esprimono, chi più esplicitamente chi più confusamente, contrari a questo tipo di impianti a prescindere dalle loro dimensioni, la maggior parte di loro tace. Ignoranza, opportunismo politico considerata la sempre più vicina scadenza elettorale, necessità di capire cosa fa l’avversario politico prima di dire la propria, attesa di ordini di partito superiori?

Gli impianti a biogas e biomassa se di potenza inferiore al Mw (se non trattano rifiuti) seguono una via semplificata di cui è responsabile solo il Dirigente Tecnico del Comune, per quelli invece superiori al Mw la responsabilità passa al Consiglio Comunale in quanto il percorso amministrativo è più complesso e prevede anche il coinvolgimento, fra gli altri, oltre che del Comune,  anche quello della Provincia e della Regione competenti, e di eventuali altri enti, ad esempio nel nostro caso la Riserva del Litorale.

A Maccarese è già in funzione un impianto a biogas da 625 kw della Maccarese spa, un altro della stessa società, questa volta da 999 Kw, è autorizzato e in via di costruzione, un ulteriore progetto per un altro impianto a biomassa da 999 Kw da realizzarsi su Viale di Porto è in fase istruttoria, ed è di stamattina la notizia che esiste un altro progetto presentato per analogo impianto a biomassa anche questo da 999 Kw da realizzarsi sempre a Maccarese. Spuntano come i funghi!

Cosa succederà adesso? Probabilmente una cosa semplicissima: il megaimpianto a biogas da 24 Mw dell’AMA verrà “stoppato” momentaneamente dal Consiglio Comunale e rinviato a dopo elezioni, ma gli altri, non sappiamo quanti, impianti al di sotto del Mw che prevedono un iter semplificato, potrebbero vedere luce nel giro di pochissimo tempo, tanto su questi i politici non hanno competenza e quindi possono lavarsi le mani scaricando tutte le responsabilità sul Dirigente Tecnico di turno.  Ma i politici che ci governano, il Sindaco Canapini per primo, hanno invece enormi responsabilità e vogliamo ricordargliene alcune:  sono responsabili della nostra salute, della salubrità dell’ambiente in cui viviamo, del modello di sviluppo che vogliono dare al paese, della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo, della tutela e salvaguardia ambientale e paesaggistica.

Il biogas ricavato da biomassa vegetale (mais, sorgo, triticale, paglia…) o da Forsu (frazione organica rifiuti solidi urbani) a noi sembra principalmente un affare enorme per imprenditori che, sfruttando la crisi del mondo agricolo e l’emergenza rifiuti costruita a tavolino da amministratori incapaci, possono fare profitti facili a spese dei cittadini, spese non solo e non tanto in termini economici ma di salute, di compromissione dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo e del cibo che mangiamo.

Noi diciamo no a tutto questo, perciò oggi abbiamo protocollato e consegnato al Comune una nostra proposta di deliberazione con la cui approvazione chiediamo al Consiglio Comunale di:

Esprimere parere contrario alla realizzazione dell’impianto di cui al progetto AMA relativo a: “Ricollocazione su nuova area del potenziamento di impianto per la produzione di compost di qualità e valorizzazione energetica della frazione organica da raccolta differenziata della potenzialità di 95.000 t/a sito in Maccarese viale dell’Olmazzeto”;

Impegnarsi a promuovere un’indagine di monitoraggio della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo al fine di evitare il rilascio di autorizzazioni per impianti che possano in qualche misura peggiorare  la qualità dell’ambiente del territorio del comune. A tal proposito, vista la presenza su viale dei Tre Denari dell’impianto di compostaggio aerobico AMA che non pochi problemi, connessi alle emissioni odorigene dello stesso, provoca ai residenti della zona, si impegna ad investire l’ufficio competente a verificarne il regolare funzionamento ; – La nota conclude –

Impegnarsi inoltre ad elaborare e redigere un Piano di Sviluppo per la Crescita del Territorio al fine di razionalizzare e contingentare sulla base del monitoraggio di cui sopra e di quanto già espresso in premessa il rilascio di autorizzazioni per impianti a biogas, biomassa e trattamento rifiuti."

 

Il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino consegna e chiede ai Consiglieri Comunali di Fiumicino di approvare la presente proposta di deliberazione al fine di evitare che questo nostro territorio, a partire dalla Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, venga trasformato in una zona industriale pregiudicando così il presente ed il futuro sviluppo sociale ed economico che poggia sull’agricoltura e sul turismo di qualità.

Proposta Di Deliberazione di Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 8 del Regolamento del Consiglio Comunale (delibera C.C. n13 del 16/05/2000 modificato ed integrato con le deliberazioni consiliari nn. 91/2000 e 51/2001).

Il Consiglio Comunale

•    Visto il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e successive modificazioni, recante norme in materia ambientale;
•    Visto il Decreto Legislativo n. 284 del 8 novembre 2006 disposizioni integrative  e correttive del decreto 152/2006
•    Visto il DM Ambiente del 29 gennaio 2007 – Linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliorie tecniche disponibili in materia di gestione dei rifiuti;
•    Visto il Decreto Legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008 (secondo decreto correttivo al T.U. Ambientale;
•    Visto il Decreto Legge 22 giugno 2012 n.83 – Misure urgenti per la crescita del Paese
•    Visto il Decreto Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e con Ministro per i beni e le attività culturali _ Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili
•    Vista la Legge istitutiva della Riserva Naturale Statale Litorale Romano Decreto Ministero dell’Ambiente 29 marzo 1996 ai sensi Legge 394/
•    Visto lo Statuto del Comune di Fiumicino;
•    Visto il Regolamento del Consiglio Comunale del Comune di Fiumicino;
•    Vista la Legge n. 146 del 12 giugno 1990 Norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati – istituzione della commissione di garanzia dell’attuazione della legge;
•    Visto il vigente Piano Regionale Rifiuti;
•    Visto il Piano Territoriale Paesistico Regionale
•    Vista la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 15 del 27 aprile 2012
•    Vista la direttiva europea 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa  al trattamento dei rifiuti conformemente alla seguente gerarchia, che si applica per ordine di priorità:
prevenzione;
preparazione per il riutilizzo;
riciclaggio;
recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
smaltimento;
•    Considerata la vocazione agricola e turistica di qualità del Comune
•    Considerata la necessità di integrare il vigente Regolamento di Igiene Urbana inserendovi regole precise rispetto alla possibile localizzazione di impianti a biogas, biomassa e di trattamento rifiuti sul territorio di Fiumicino;
•    Considerato che il Comune intende rafforzare la tutela e difesa del proprio patrimonio naturale, paesaggistico, archeologico a cui è legato lo sviluppo sociale ed economico e che l’imprenditoria agricola, turistica ed immobiliare di questo territorio verrebbero irrimediabilmente compromesse dalla realizzazione dei sopra citati impianti;
•    Considerato che il diritto alla salute e a vivere in un ambiente salubre sono diritti inalienabili dei cittadini per i quali non esiste alcun tipo di compensazione
Delibera
Per i motivi espressi in narrativa di:
esprimere parere contrario alla realizzazione dell’impianto di cui al progetto AMA relativo a: “Ricollocazione su nuova area del potenziamento di impianto per la produzione di compost di qualità e valorizzazione energetica della frazione organica da raccolta differenziata della potenzialità di 95.000 t/a sito in Maccarese viale dell’Olmazzeto”;
impegnarsi a promuovere un’ indagine di monitoraggio della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo al fine di evitare il rilascio di autorizzazioni per impianti che possano in qualche misura peggiorare  la qualità dell’ambiente del territorio del comune. A tal proposito, vista la presenza su viale dei Tre Denari dell’impianto di compostaggio aerobico AMA che non pochi problemi, connessi alle emissioni odorigene dello stesso, provoca ai residenti della zona, si impegna ad investire l’ufficio competente a verificarne il regolare funzionamento ;
impegnarsi inoltre ad elaborare e redigere un Piano di Sviluppo per la Crescita del Territorio al fine di razionalizzare e contingentare sulla base del monitoraggio di cui sopra e di quanto già espresso in premessa il rilascio di autorizzazioni per impianti a biogas, biomassa e trattamento rifiuti.

tabella PRECEDENTI:

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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