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Roma

FIUMICINO: MAI PIU' UNA CITTA' SPORCA CON L'ORDINANZA ANTIDEGRADO

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Tempo di lettura 3 minuti Sarà garantita pulizia, decoro e vivibilità. Arrivano le multe per i trasgressori

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Redazione

Fiumicino (RM) – Il Sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha firmato l’ordinanza contro il degrado. Diventa così concreto l’impegno assunto da Esterino Montino per un provvedimento annunciato in campagna elettorale e portato a termine entro i primi 100 giorni del mandato. Con l’ordinanza n. 331 dell’8 agosto 2013 sono vietati, attraverso 15 tabella, tutti i comportamenti che incidono negativamente sulle condizioni di salute, igiene, decoro degli spazi e vivibilità dei cittadini e che ledono il bene della sicurezza urbana. L’inosservanza degli tabella dell’ordinanza comporta sanzioni che possono arrivare, nei casi di violazione più gravi, fino a 10mila euro di multa. 

Le norme prevedono, tra l’altro, azioni di tutela del patrimonio pubblico, la manutenzione e la pulizia di locali prospicienti la pubblica via, di aree verdi private, degli edifici e aree verdi condominiali, il corretto conferimento dei rifiuti urbani a opera dei cittadini, l’obbligo di una corretta custodia dei cani e di altri animali, l’abbandono di rifiuti ingombranti; il divieto di affiggere manifesti al di fuori degli spazi autorizzati, l’obbligo a chiunque abbia la disponibilità di abitazioni o locali sulla pubblica via di provvedere alla costante pulizia del tratto di marciapiede nel raggio di massimo 5 metri da porte, finestre, vetrine o ingressi degli stessi. Sarà anche vietato imbrattare muri, strade, cancelli, porte, vetrine, serrande, edifici pubblici e privati, monumenti, giochi per bambini, alberi e qualsiasi altro manufatto del patrimonio pubblico o privato. I proprietari di aree verdi, aree artigianali, industriali, parcheggi privati, aree dismesse, cantieri edili, dovranno provvedere alla pulizia, allo sfalcio e potatura della vegetazione presente e alla rimozione di eventuali rifiuti presenti nelle aree medesime. Gli oggetti mobili collocati sui davanzali, sui balconi o su qualunque altra superficie sporgente di edifici privati prospicienti su area pubblica o su area aperta al pubblico passaggio dovranno essere adeguatamente assicurati in modo da evitarne la caduta. L'annaffiatura delle piante collocate all'esterno delle abitazioni deve avvenire senza creare disturbo o pericolo al pubblico transito. I proprietari devono mantenere in buona e decorosa condizione tutte le facciate e tutti gli elementi degli immobili esterni o esposti alle aree pubbliche e devono occuparsi della pulizia e manutenzione di scale, portici, corridoi, aree cortilizie, giardini e orti che prospettano su vie e aree pubbliche, tenendoli costantemente spazzati e sgombri da rifiuti e sporcizia e facendo tutto quanto possibile affinché mantengano un aspetto decoroso e ordinato. Non sarà possibile sversare nei cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani materiale di scarto delle lavorazioni edili ed esercitare il campeggio o dimorare in tende, veicoli, baracche o ripari di fortuna, su terreni pubblici o privati, o comunque in qualsiasi luogo non espressamente destinato a tale scopo. Multe in arrivo anche per chi non ha idonei raccoglitori e non rimuove le deiezioni canine, per chi abbandona animali domestici o li utilizza per la pratica dell’accattonaggio.

“Ho fortemente voluto quest’ordinanza che vuole tutelare il nostro territorio e i tanti cittadini che con i loro buoni comportamenti dimostrano di amare Fiumicino e di rispettarla – ha dichiarato il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – L’adozione di questo provvedimento rappresenta un atto dovuto per garantire pulizia, decoro e la piena vivibilità della nostra città. L’amministrazione comunale, con questo atto, prevede obblighi e sanzioni per chi dovesse rendersi responsabile di condotte incivili. Un’operazione amministrativa e insieme culturale per arrivare a una comunità in cui la qualità della vita, la partecipazione e la responsabilità condivisa tra cittadini e amministrazione, rappresenta l’anima della Fiumicino del futuro”.

“C’è una gran parte di cittadini corretti che si adoperano quotidianamente per la valorizzazione e il rispetto del loro territorio – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente, Roberta Ambrosini – che pagano le tasse e chiedono con forza che i doveri di cittadinanza siano rispettati e fatti rispettare a tutti. Il miglioramento dell’ambiente urbano è una responsabilità primaria di tutta la collettività. Stiamo lavorando perché il decoro diventi un obiettivo condiviso in un comune che vuole valorizzare la bellezza dei suoi luoghi dalla grande attrattiva ambientale e turistica”.

A vigilare sul rispetto dell’ordinanza e per l'applicazione delle sanzioni previste nel caso di accertamento di eventuali violazioni sarà il Comando di Polizia Municipale del Comune di Fiumicino, gli Ufficiali e Agenti di polizia giudiziaria e le guardie volontarie delle associazioni riconosciute dall'Amministrazione Comunale.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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