FIUMICINO, INCENDIO AL TERMINAL 3: TRA CAOS E DISAGI, ECCO LA BEFFA!

C. P. 

Fiumicino (RM) – Oltre al danno di avere ancora un terminale chiuso c'è la beffa di un sistema che va a rilento. «È stata consegnata il 26 giugno al Ministro della Salute la terza relazione sullo stato di salute dell'aria nelle aree dell'aeroporto di Fiumicino interessate dall'incendio del 7 maggio scorso. In base alle analisi effettuate dal Dipartimento Ambiente dell'Istituto Superiore di Sanità, si rileva il permanere di una sorgente di contaminazione attiva della concentrazioni di alcuni inquinanti (in particolare PCDD, PCDF e PCB)». Così in una nota l'Istituto Superiore di Sanità. «L'esposizione umana a queste sostanze, sebbene in base alle valutazioni degli esperti non costituisca rischio in eccesso per la salute, nell'ottica di una completa riapertura del terminal deve essere ridotta il prima possibile e la bonifica, già avviata, deve essere completata – si legge nel comunicato – Al fine di quindi di assicurare le condizioni di qualità dell'aria indoor, in base ai parametri indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità prima della riapertura del terminal si raccomanda di procedere in modo tempestivo all'eliminazione radicale della sorgente inquinante con modalità che impediscano la diffusione della contaminazione. L'Istituto sta inoltre proseguendo l'attività di monitoraggio e tale attività sarà estesa anche alle aree già sottoposte a bonifica». 


"Da Iss solo raccomandazioni ma l'aeroporto resta chiuso". "Viva l'Istituto superiore di Sanità, 50 giorni per analisi su rogo Fiumicino. Nessun divieto solo raccomandazioni. Aeroporto resta chiuso, disagi e danni, paga pantalone". Così, lo riferisce una nota, su twitter il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, in riferimento all'ultima relazione dell'Istituto sul rogo di 

Fiumicino.