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Roma

FIUMICINO: ECCO COME SI COMPORTA IL COMUNE CON UNA MALATA GRAVE

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Tempo di lettura 9 minutiMolti si chiedono se un malato per ottenere una risposta deve mettere a rischio la propria salute e ciò non è affatto un messaggio positivo anche per tutti gli altri malati che sono nella stessa

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di Cinzia Marchegiani

Fiumicino (RM) – Duole dover essere spettatori consapevoli di una querelle pericolosa che continua ormai da troppi anni tra una malata gravissima con patologia rara e l’amministrazione del comune di Fiumicino capitanata dal sindaco Esterino Montino.
Angela, questo il nome della malata rara, è diventata più di una conoscente, una donna energica da proteggere, perché quando un giornalista segue una storia, inevitabilmente viene inghiottito dalla forza, tenacia e struggente dolore delle persone che lottano contro un sistema che divora speranze, diritti e sopratutto rispetto. Ecco, Angela sta combattendo una guerra contro le istituzioni per ottenere l’assistenza indiretta che gli è dovuta per legge e il Contributo di Sollievo, quest’ultimo diritto in realtà sembra ancora coperto da un mistero nonostante gli sia stato riconosciuto, ma ancora, Angela, non ne ha mai beneficiato.

Angela inizia lo sciopero della fame e viene ricoverata d’urgenza per l'aggravarsi del suo stato di salute.
Angela, malata rara grave ha voluto iniziare lo sciopero della fame, lo aveva anticipato a tutti sulle colonne de L'Osservatore d'Italia. E considerate le sue condizioni di salute è facile immaginare le drastiche conseguenze che hanno inevitabilmente devastato il suo labile stato di salute. Tutti i retroscena di questa storia sono un pugno nello stomaco ed è giusto che tante persone che hanno seguito questa complicata storia, sappiano come Angela stia combattendo guardando anche il volto della morte. Tutti i suoi amici erano preoccupati, e hanno sostenuto giorno e notte con vero affetto questa donna che nonostante una malattia invalidante, nonostante tanti ostacoli, vuole ottenere chiarezza del motivo per il quale il comune di Fiumicino non riesce a dare risposte ufficiali ma preferisce mandare lettere, consegnate ufficiosamente nella cassetta postale della sua abitazione mentre Angela, per aggravamento delle sue condizioni era stata ricoverata in clinica, preferendo questa via inconsueta invece di rispondere alla posta certificata dell'avv Antonio Petrongolo di Assotutela.

Il fatto.
Angela l’avevamo lasciata lo scorso 29 ottobre 2015 quando annunciava su questo quotidiano che avrebbe intrapreso la via dello sciopero della fame per cercare di ottenere quelli che sono i suoi diritti, una decisione ponderata la sua poiché nonostante la diffida legale risalente addirittura allo scorso 4 settembre 2015 da parte dell’Avv Antonio Petrongolo di Assotutela a tutti gli indirizzi del Comune, assessorati e servizi sociali, nessuno aveva ritenuto di rispondere. La diffida spiegava come Angela da quando si era trasferita da Roma a Fiumicino avesse avviato l’iter burocratico dal 2012 per l'attivazione dei servizi di assistenza riservati ai disabili, in quanto disabile al 100% non rivedibile, presentando domanda presso i vari presidi preposti, agli stessi consegnando documentazione di quanto richiesto (ovvero documenti certificazioni e moduli di attivazioni). Non solo nella diffida l’avv Petrongolo faceva emergere una situazione imbarazzante: “Nel mese di Febbraio si è venuti a conoscenza che molta della documentazione presentata e protocollata nel 2013 al Prot. N° 36386 per l'attivazione dei diversi servizi e sostegni risulta essere incomprensibilmente scomparsa, quindi da febbraio faticosamente la parte ha dovuto ricostruire dettagliatamente l'iter burocratico già effettuato a suo tempo senza ottenere però chiarezza e trasparenza ma solo motivazioni che appaiono giustificazioni confuse e approssimative da parte degli operatori. Tale annoso ritardo nell’attivazione di servizi assistenziali per legge dovuti risultano essere stati altresì aggravate dall’operato di personaggi, i quali avrebbero dovuto ricoprire incarichi con maggior rispetto verso la parte necessitante, minando il già precario stato di salute della Sig.ra Angela con aggravio di stress e subite ingiustizie”.

Nessuna risposta ufficiale del Comune pervenuta.
L’avv Petrongolo di Assotutela, il 29 ottobre 2015 spiegava tra l’altro che nonostante le reiterate missive legali inviate anche nel mese di ottobre, nessuna risposta era pervenuta di quanto richiesto nella diffida se non una prestazione in minima parte fornita e per lo più inidonea, oltre a dolersi per la mancata erogazione del già concesso sostegno economico mensile il quale da oltre quattro mesi non risulta essere stato erogato.

Il Comune cosa ha fatto? Questa storia sembra un paradosso senza un fine. Angela comincia lo sciopero della fame il 29 ottobre 2015 e appena il nostro giornale pubblica la notizia, l’assessore alla sanità Calicchio del Comune di Fiumicino, invece di rispondere ufficialmente all’avvocato Petrongolo si catapulta a casa di Angela, “dove si cerca di mercanteggiare” come ci viene riferito da Angela stessa, ciò che può ottenere. Va chiarito che Angela ad ora ha il servizio di assistenza diretta, ciò significa che gli viene mandato personale, per due ore al giorno e per soli 5 giorni alla settimana, personale tra l’altro scelto dalle Coop che Angela non ha diritto a scegliere, che può essere tra l’altro ogni giorno differente. L’assistenza indiretta, quella che Angela chiede e di cui ha diritto, le permetterebbe oltre ad usufruire di 5 ore al giorno di assistenza, a scegliere una persona. Il contributo relativo per questa prestazione non va comunque nelle sue tasche, dei 1.200 euro disposti per legge, 900 euro andrebbero per pagare il personale che Angela può scegliere, e 300 euro come versamenti per contributi.

Angela contro un Comune sordo e muto. Angela spiega a tutti quanto questa storia l’abbia massacrata non solo fisicamente: “E’ normale che per avere un diritto che si vuole spacciare come una gentile concessione da parte del sindaco Montino e tutti i responsabili alla sanità, una malata nelle mie condizioni deve mercanteggiare un diritto inalienabile e sensibilizzare con uno sciopero della fame le loro responsabilità? Nonostante conoscessero la mia situazione, sono venuti da me invece di rispondere al mio legale. Ecco come un malato, che ha dilapidato tutti i suoi averi, ha venduto la sua casa di proprietà per curarsi anche all’estero per una malattia che non da chance ma solo certezze di regressioni spaventose a danno della salute, deve richiamare questa amministrazione ai loro obblighi”.

Lettera del sindaco di Fiumicino Esterino Montino… una confessione delle responsabilità. Angela purtroppo nonostante vari solleciti legali, nonostante ci fosse stato un confronto con l’amministrazione nella sua stessa casa, nessuno aveva deciso che l’Assistenza Indiretta fosse un suo diritto, del Contributo di Sollievo nessun accenno “si, no, boh forse, non era dovuto saperlo”. Così dopo aver iniziato lo sciopero della fame, nonostante fosse monitorata medicalmente ha accusato un grave malore tanto che è stato deciso il suo ricovero urgente. Ebbene mentre Angela era ricoverata, martedì 10 novembre 2015 sua sorella le porta una lettera che era stata consegnata nella sua casetta postale. Nella fotogallery in fondo all’articolo è possibile visionare la missiva con cui direttamente il Sindaco, forse inconsapevolmente ammette le sue gravissime responsabilità. Nella lettera si accerta come questa amministrazione si sia attivata esclusivamente quando Angela ha iniziato lo sciopero della fame ed è stata ricoverata in ospedale.
Una lettera, un pugno nello stomaco per Angela e i suoi familiari. Ciò è sconvolgente poiché si legge nella lettera: “il Sindaco è venuto a conoscenza delle azioni di protesta da lei intraprese a difesa della sua purtroppo difficile e a noi nota situazione”. Il Sindaco Montino prosegue: “Sin dal giorno del nostro incontro, ho provveduto ad attivare attraverso l’area dei Servizi Sociali tutti i sistemi di sostentamento previsti dalla legge per i cittadini nella sua stessa situazione. Pertanto le comunico che è stato approvato in suo favore lo strumento dell’assistenza indiretta per il quale lei percepirà un contributo mensile atto all’assunzione di personale”.

Riassumendo. Angela inizia lo sciopero della fame, viene ricoverata per grave compromissione della salute e ora appare la tempestiva risoluzione della querelle? Ricordiamo che l’avv. Petrongolo aveva inviato 2 mesi prima diffida al Comune stesso.  Questa lettera mette in evidenza la difficoltà che un malato incontra per avere risposte celeri dalla propria amministrazione, molti si chiedono se un malato per ottenere una risposta deve mettere a rischio la propria salute e ciò non è affatto un messaggio positivo anche per tutti gli altri malati che sono nella stessa situazione di Angela.

Il Sindaco Montino non risponde ed eclissa sul Contributo di Sollievo. L’avvocato Petrongolo rimane stupito e oltre a spiegarci ci invia la pec con la quale l’8 novembre 2015 ha inviato all’assessorato al Bilancio, dei Servizi Sociali, e alla Segreteria del Sindaco stesso, posta certificata con cui chiede accesso agli atti amministrativi, alla graduatoria degli aventi diritto alla prestazione assistenziale quale contributo di sollievo di tutti i soggetti oltre ad Angela.
Ecco il testo della pec inviata dall'avv. Petrongolo: “La presente in nome e per conto della Sig.ra Angela è per promuovere istanza di accesso agli atti ex l. 241/90 e successive modifiche in ordine alla graduatoria formulata dal Comune di Fiumicino concernente i criteri di scelta e formulazione degli averti diritto alla Erogazione del Contributo di Sollievo da parte della Regione Lazio. Infatti alla mia assistita detto diritto e' già stato valutato positivamente con atto del 14/04/2015 (Prot. N° 26956 ed integrazione 16/04/2015 Prot. N°29324), beneficio pertanto riconosciuto ma non ancora erogato. La presente istanza e' da intendersi indi volta altresì all'acquisizione di tutti gli atti afferenti la presentazione resa dai residenti presso il Comune di Fiumicino e reclamanti detto diritto e i criteri di scelta adottati per i relativi percipienti”.

Su questo contributo rimane il segreto più ferreo, tanto che lo stesso avvocato di Assotutela, che sta seguendo la signora Angela, ha anticipato che qualora non vi sia risposta darà seguito agli accessi agli atti, un atto dovuto. Non si conosce la graduatoria nonostante l’epilogo di questa gravissima battaglia che ha portato avanti Angela contro il silenzio delle istituzioni. Si ricevono solo risposte a singhiozzo e solo dopo atti eclatanti: “Il contributo di sollievo permette ad Angela di potersi gestire un fondo mensile per tutte le cure di cui la sistema sanitario nazionale non sovvenziona, o pagarsi le bollette di acqua e corrente perché il contributo di indigenza che riceve non serve neanche a pagare l’affitto della casa” – spiega lo stesso Avv Petrongolo. Angela dopo aver dilapidato tutti i suoi averi, venduto una casa, ora chiede solo che gli venga riconosciuto il suo diritto e non concessioni di pietà o quant’altro.

Il video shock di Angela. Il Sindaco Montino interviene su Facebook, ma non risponde al legale di Angela. Lo scorso 12 novembre 2015, Angela provata dalla sofferenza è ritorna a casa e ha lanciato un video dove comunica la situazione attuale a tutte le persone che da giorni chiedevano sue notizie. E’ un video shock, di forte denuncia, d’altronde anche gli atti documentali mostrano una situazione al limite del grottesco. Angela è provata, e sta malissimo, ha delle profonde occhiaie rosse, al telefono ci spiega sono dovute ad una sofferenza cardiaca, e che presto dovrà affrontare anche un intervento al cuore. Subito dopo vengo a sapere da Angela che il Sindaco Montino e alcuni preposti si presentano senza preavviso da Angela e che gli confermavano che tutto ciò che era stato riportato sulla lettera sarebbe stato attuato.

Ma il Sindaco cerca il riscatto anche su Facebook e pubblica una dichiarazione che qui di seguito lasciamo nella sua interezza: “Oggi mi sono recato in visita alla signora, accompagnato dall’Assessore alla Salute e ai Servizi Sociali, Paolo Calicchio e dal funzionario dei Servizi Sociali per portarle la mia vicinanza e solidarietà e per cercare di arrivare in tempi rapidi a una soluzione condivisa che possa essere di sostegno, anche economico, a una persona in grave difficoltà. Una visita che segue quella di sabato 2 novembre da parte dell’Assessore ai Servizi Sociali. Mi preme sottolineare che il livello di attenzione del Comune di Fiumicino è sempre stato alto, nel caso specifico, come lo è in quello delle oltre 500 persone quotidianamente assistite dai servizi sociali e purtroppo in continuo aumento. Oltre all’impegno già in atto da circa due anni che l’Amministrazione ha assunto nei confronti della signora, nei prossimi giorni riconosceremo l’assistenza domiciliare indiretta, in modo da garantire una continuità assistenziale adeguata. So bene che gli iter procedurali e burocratici, il rispetto delle tempistiche dettate dalla legge alcune volte cozzano contro le esigenze sociali di chi, come la signora, vive in condizioni di difficoltà. Ho assicurato ad Angela Di Mastromatteo tempi celeri per l’erogazione dell’indiretta, decisa e assegnata sei giorni fa dai Servizi sociali del Comune di Fiumicino. Le ho anche chiesto di interrompere lo sciopero della fame messo in atto che rischia di minare la sua già precaria salute. Un appello che le faccio anche pubblicamente a nome dei tanti amici che in questi giorni mi hanno scritto particolarmente preoccupati delle sue condizioni psicofisiche. In ultimo faccio una richiesta anche alle altre Istituzioni e agli enti preposti alla cura ed assistenza della persona. Serve una rete che garantisca l'interazione e l'integrazione tra diverse istituzioni e diverse strutture per quanto riguarda pazienti affetti da malattie rare. Enti e Istituzioni specificatamente deputati all’assistenza sanitaria. Penso, in questo caso, anche alla Asl di appartenenza. Servono percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, il Comune di Fiumicino, come qualsiasi altro ente locale, non è in grado, per i limiti dettati dalle proprie competenze, di dare tutte le risposte necessarie e indispensabili a questi cittadini bisognosi di salute”.

In conclusione. L’assistenza indiretta è stata riconosciuta ad Angela solo quando ha deciso di fare lo sciopero della fame, nonostante a settembre l’avv Petrongolo avesse inviato una diffida allo stesso Comune di Fiumicino dopo tre lunghi anni in cui Angela ha chiesto i suoi diritti. Non solo, il sindaco Montino persegue nel suo silenzio pur sapendo che Angela pretende anche informazioni sul Contributo di Sollievo dall’8 novembre 2015, data in cui l’avv Petrongolo ha chiesto l’accesso agli atti per conoscere la graduatoria.  Infatti ad Angela questo indennizzo gli è stato valutato positivamente con atto del 14/04/2015 (Prot. N° 26956 ed integrazione 16/04/2015 Prot. N°29324), beneficio pertanto riconosciuto ma non ancora erogato. “La presente istanza – ricordava nella pec l’avv Petrongolo – è da intendersi quindi volta altresì all'acquisizione di tutti gli atti afferenti la presentazione resa dai residenti presso il Comune di Fiumicino e reclamanti detto diritto e i criteri di scelta adottati per i relativi percipienti”.

Doveva essere un articolo di cronaca la storia di Angela, ne sta uscendo un’inchiesta
che speriamo si risolva nel migliore dei modi sia per Angela, che ha dimostrato un coraggio e una volontà indomita da quando ha compreso che gli erano stati negati non solo più diritti, ma qualcosa di molto più grave, sia per tutta l’amministrazione che ha tentato di dimostrare solerzia nei confronti di richieste inevase, ha involontariamente dimostrato troppe ombre pesanti sulle responsabilità istituzionali e la solitudine che ha divorato una donna gravemente malata. Eppure avevamo deciso di lasciare agli attori principali risolvere una questione di grande civiltà, ma dopo l’intervento di Esterino Montino scolpito sul profilo facebook della signora Angela, era opportuno fare una cronologia degli eventi, affinché si potesse ristabilire la giusta corrispondenza della azioni messe in campo e visti gli tabella di certi altri giornali che hanno riportato solo la dichiarazione del sindaco Montino.

Ora si faccia chiarezza su questa graduatoria.Angela al telefono chiarisce: “non voglio ciò che non mi spetta, ma la trasparenza è un dovere, che ad oggi nessuno, nonostante varie diffide legali, ha mai sentito il dovere di profondere".