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Roma

FIUMICINO, CENTRALE BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO: "AVVIARE UN MONITORAGGIO SERIO SU TUTTO IL TERRITORIO"

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Tempo di lettura 4 minuti "Di come si vive e si muore nella Valle Galeria sia per i vari Zingaretti, Polverini, Alemanno, Sottile è fattore marginale e trascurabile"

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Redazione

Fiumicino (RM) – "Ma siamo veramente tutti contro il biogas a Fiumicino? E' la domanda che ci poniamo sempre più spesso perchè temiamo che fra tanti confusi "No al Biogas" dichiarati nelle ultime giornate da Amministratori e Politici, venga poi fuori un bell'impianto. – Dichiara il portavoce del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino –
Siamo preoccupati – prosegue il portavoce –  perchè i nostri politici potrebbero spostare l'attenzione su come e dove realizzarlo, con quali garanzie tecniche e di compensazione, trascurando il motivo primo per cui il biogas, od altro genere di impianto di trattamento dei rifiuti, non debba essere realizzato;  infatti si dimenticano tutti, chi più chi meno, che qui a Fiumicino l'inquinamento è già ai limiti di guardia, che non è possibile tollerare ed accettare altro.

Lo stiamo ripetendo da mesi che l'unica cosa che serve a questo comune è bloccare la costruzione di nuovi impianti fonte di possibile ulteriore inquinamento e avviare un monitoraggio serio su tutto il territorio! Pensano davvero i nostri amministratori, ed in primis il Sindaco che è per legge il garante della salute pubblica, che l'aeroporto Leonardo da Vinci sia un polmone verde? O che la vicina Valle Galeria con tutti gli impianti che ospita a partire dalla più grande discarica d'Europa non abbia avuto alcuna influenza da trent'anni a questa parte sul nostro territorio? O che le polveri tossiche della centrale a carbone di Civitavecchia si fermino sul confine comunale?  Per questo da subito abbiamo detto no al Biogas a Maccarese, non solo perchè è in Riserva, non solo perchè è a ridosso di centri abitati, non solo perchè avrebbe dimensioni esagerate rispetto alle reali necessità del nostro comune! Abbiamo detto no perché, come riportato su documenti ufficiali di Regione e Provincia, ci stanno già avvelenando e non è accettabile che per risolvere i problemi della Capitale determinati dalla inettitudine dei vari amministratori che negli anni si sono avvicendati, debbano pagare i cittadini di Fiumicino, siano essi di Pizzo del Prete, di Maccarese, Aranova, Torrimpietra o delle Vignole. Siamo tutti cittadini di serie A e, anche se spesso di molte decine di migliaia di noi i partiti si ricordano solo durante le campagne elettorali, pretendiamo che il diritto alla salute e la tutela dell'ambiente siano garantiti per ciascuno di  noi. Continuiamo a richiedere all’Amministrazione di inserire nei regolamenti comunali il concetto di distanze di sicurezza dalle abitazioni di impianti insalubri quali ad esempio le centrali termoelettriche; continuiamo a richiedere l’avvio, SUBITO, di un monitoraggio sullo stato di salute dell’ambiente in cui viviamo.

Di come si vive e si muore nella Valle Galeria sia per i vari Zingaretti, Polverini, Alemanno, Sottile  è fattore marginale e trascurabile, in quanto leggiamo che Malagrotta vedrà la sua ulteriore ultima proroga e che di fronte all'incapacità di gestire il problema di regione, provincia e commissario viene ipotizzato altro genere di intervento (Clini?). Due anni persi questi ultimi in cui davvero si poteva avviare qualcosa di risolutivo: noi proponiamo da sempre poche semplici ed efficaci azioni per andare verso Rifiuti Zero, azioni che con forza e decisione dovrebbero essere intraprese dalle amministrazioni nel pieno rispetto delle direttive europee. – Il portavoce del Comitato conclude – I rifiuti vanno innanzitutto ridotti, ne produciamo troppi che a causa della mancanza di raccolta diffrenziata spinta diventano solo materiale a perdere da buttare in discarica o da bruciare, le "cose" vanno riusate, devono essere progettate per poter essere riparate, recuperate, smontate e rivivere in altre "cose".Non è utopia questa! E' possibile farlo e a chi pensa che ci siano troppe difficoltà noi diciamo che queste difficoltà devono essere superate perchè  questa è l'unica scelta possibile, perché la salute o c’è o non c’è!"

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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