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Roma

FIUMICINO: ANCORA SOLDI BUTTATI IN DISCARICA

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Tempo di lettura 3 minuti "l’Assessora Galluzzo ha dichiarato che la spesa preventivata nel 2014 è di oltre 15 Milioni di Euro"

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Riceviamo e pubblichiamo da Comitato Rifiuti Zero Fiumicino

Fiumicino (RM) – Ieri 1 Aprile una delegazione del Comitato ha assistito alla riunione della Commissione Ambiente nel corso della quale sono state illustrate le voci di Bilancio, di prossima approvazione da parte del Consiglio Comunale, relative all’ambiente e ai rifiuti. Per questi ultimi, seconda voce di spesa del nostro Comune dopo i costi del Personale, l’Assessora Galluzzo ha dichiarato che la spesa preventivata nel 2014 è di oltre 15 Milioni di Euro, che il recupero dell’evasione si aggira intorno ai 5.8 Milioni  di cui 3.5 riferiti alla TARSU, che le tasse, anche quella sui rifiuti che si chiamerà TARI, quest’anno non subiranno aumenti , anzi potranno diminuire.
Va bene ovviamente, se così sarà dimostrato dai fatti ne saremo, ovviamente, soddisfatti. Noi, però e purtroppo, pensiamo che per i rifiuti la spesa 2014 sarà maggiore per diversi motivi:
1.      per il calo consistente della raccolta differenziata nelle località avviate (lo smaltimento dell’indifferenziato ci è costato sino ad oggi circa 150 euro/t);
2.      perché non si vede all’orizzonte alcun progetto per il riavvio della differenziata (è stato dichiarato che è ancora in corso la revisione del contratto con l’ATI);
3.      perché entro l’anno il costo di conferimento dell’indifferenziato temiamo possa ancora aumentare, come avrebbe preannunciato Cerroni proprietario degli impianti di trattamento dove vengono portati i nostri rifiuti;
4.      perché dovremo sopportare probabilmente una sanzione economica per il mancato raggiungimento del 35% di raccolta differenziata entro l’anno (come disposto nel collegato ambientale alla legge di stabilità – Titolo V).
Per queste ragioni, nonostante la soddisfazione per la dichiarazione di sostanziale stabilità della tassa sui rifiuti, battaglia che conduciamo da Luglio 2013, non possiamo non rilevare due dati:
1.    Rispetto al recupero dell’evasione non sappiamo se quanto dichiarato è relativo a somme accertate o riscosse effettivamente e quanto di queste risorse siano “una tantum” e quante, invece, stabilmente acquisibili per gli anni successivi;
2.    In tutti i casi il maggior gettito non viene destinato ad investimenti o potenziamento di servizi esistenti, ma a compensare i costi in modo che la pressione fiscale non aumenti, obiettivo certamente nobile e condivisibile, ma che di fatto drena risorse per lo sviluppo, risorse che letteralmente buttiamo in discarica.
Inoltre non è stato assolutamente citato il finanziamento di 2.6 Milioni  di Euro della Provincia di Roma e quindi non è stato spiegato come questi soldi verranno spesi.
Sulla questione dei rifiuti, seconda voce di costo e frutto dell’inefficienza dell’intero sistema di gestione, ci si aspettava un ragionamento che traguardasse il futuro, questo non è  stato! Per adesso si tappa la falla drenando risorse qua e là, risorse in gran parte provenienti da “una tantum” che non saranno disponibili per il 2015.
Di fatto a nostro avviso, forse per evitare il possibile scontento popolare, il problema è stato solo momentaneamente aggirato rinviandone la soluzione di 9 mesi.
E nel frattempo?
Il Sindaco Montino, avocando a sé tutte le questioni inerenti il ciclo dei rifiuti ed esautorando di fatto l’Assessora Ambrosini ed i Consiglieri, è oggi l’unico che può e deve darci risposte:
•        deve presentare innanzitutto il Piano che consentirà la gestione dell’ormai imminente stagione turistica evitando che le stesse località di mare e quelle limitrofe si trasformino in discariche a cielo aperto;
•        deve spiegare modalità, tempi  e costi del nuovo ciclo dei rifiuti, quello preannunciato a settembre scorso,  che  dovrà avvicinare il nostro comune all’obiettivo rifiuti zero;
•        deve spiegare come intende ricondurre le spese che questo comune sostiene per i rifiuti, con l’estensione della raccolta differenziata porta a porta  su tutto il territorio, entro i limiti di 13 milioni/anno (raccolta e smaltimento).
I Consiglieri, tutti i Consiglieri, di maggioranza e di minoranza, devono decidere se condividere ed avallare le scelte e le decisioni del Sindaco, non solo quelle attuali, che oltre a non risolvere il problema sottraggono risorse alla comunità per buttarle in discarica, ma ancor di più quelle di medio e lungo periodo che condizioneranno lo sviluppo futuro della Città. E’ ora che i nodi vengano al pettine, non vogliamo aspettare il 2015 per riascoltare la solita solfa.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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