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di Paolino Canzoneri
PALERMO – Il "collegio" del Movimento 5 Stelle ha deciso di sospendere in via cautelativa Claudia Mannino, Giulia Di Vita, Riccardo Nuti e Samantha Busalacchi perchè il loro comporamento potrebbe danneggiare l'immagine del movimento indagati dalla procura di Palermo per lo scandalo delle firme false ricopiate sulle liste delle comunali del 2012. La drastica decisione è stata presa dopo che i 4 pentastellati hanno ignorato l'invito ad autosospendersi contravvenendo ad una delle regole di base del movimento. Riccardo Nuti e Daniela Mannino sono stati convocati per un interrogatorio al Palazzo di Giustizia di Palermo dal PM Claudia Ferrari e dal procuratore aggiunto Bernardo Petralia ma nulla è emerso perchè i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, una scena muta aggravata dalla rinuncia di sottoporsi al saggio grafico per comparare le firme.
Le indagini proseguono e in poche ore gli indagati sono passati da 10 a 13 ed emergono nuovi nomi come la parlamentare Giulia Di Vita, il marito di Daniela Mannino e l'attivista M5S Riccardo Ricciardi. Altri nomi potranno finire nel registro degli indagati della procura di Palermo perchè dalle indagini sembra emergere un piano di azione sistematico e continuato che a macchia d'olio coinvolge attivisti e parlamentari del movimento coadiuvati dal primo "pentito" del movimento Giorgio Ciaccio deputato regionale a Parlamento siciliano che ammette oggettive responsabilità durante la fatidica notte delle firme ricopiate e al momento collabora con i PM rivelando dettagli utili alle indagini che sembrano ancora lontane dal concludersi.
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