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FIRENZE – “Quando un grande uomo come Graziano Cioni chiama io corro con la certezza che si tratta di un evento organizzato per la tutela della dignità delle persone malate o anziane che hanno bisogno di aiuto.
Graziano, con la Fondazione Turati e il suo Presidente Nicola Cariglia, ha organizzato una grande serata all’ObiHall per sancire, sempre e in qualsiasi condizione, il rispetto della dignità della persona.
Tra i 1200 invitati ci sono anche tanti rappresentanti di diversi partiti politici. Per Graziano Cioni, da sempre, le malattie croniche, la disabilità, la speranza in una vita migliore non hanno partiti e soprattutto chiedono un impegno comune che prescinde dalle appartenenze politiche e religiose”. Lo ha annunciato il Prefetto Francesco Tagliente sulla pagina FB. “Quel che conta di più scrive oggi Titti Giuliani Foti su la Nazione è “capire che nella sofferenza siamo tutti uguali, che il dolore e la malattia non hanno un credo politico e nessun colore se non questo filo che attraversa i nostri corpi e che ci unisce tutti. E se c’è chi si è messo in testa che la malattia deve essere depressione e tristezza, sbaglia: chi è malato ha bisogno di divertirsi, più di chi è sano».
Durante la serata Graziano Cioni, il presidente della Fondazione Turati Nicola Cariglia e tanti altri ospiti tra cui il Sindaco Dario Nardella, il presidente del Consiglio regionale toscano Eugenio Giani e l’Assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi hanno parlato di ricerca scientifica nel campo della lotta all’Alzheimer e della condivisione di un interessante progetto tra l’associazione Airalzh e la Fondazione Turati.
Un gemellaggio per raccogliere fondi per la ricerca sull’Alzheimer e sulle malattie neurodegenerative e per annunciare l’apertura di una nuova sede della Fondazione nella cintura fiorentina. Nel corso della serata solidale e piena di affetto hanno parlano anche i professori Gavino Maciocco e Sandro Sorbi primario di neurologia a Careggi. Ha preso la parola anche l’Avvocato Annalisa Parente molto attenta alle fragilità umane.
Tante le personalità. All’Obihall tavoli apparecchiati fin sul palcoscenico e tantissime personalità tra cui Sara Funaro assessore al Welfare, alla Casa e all’Accoglienza del Comune di Firenze, il direttore de La Nazione Francesco Carrassi, il prefetto Francesco Tagliente ex Questore di Firenze molto legato alla città e ai fiorentini e tantissimi medici come Pasquale Mennonna presidente della Fondazione Careggi, il primario del Pronto soccorso Stefano Grifoni, il dermatologo Torello Lotti. Presenti anche gli ex direttori de “La Nazione” Marcello Mancini, Gabriele Canè.
La dignità della persona va difesa in ogni momento ma soprattutto quando l’anziano non è autosufficiente e nella malattia. Particolarmente commoventi le testimonianze di un uomo che ha sposato una donna con i primi sintomi dell’Alzheimer, e di una donna che da 31 anni assiste il marito senza arrendersi. Molto toccante la storia di Enzo Zini, ex direttore sanitario del Meyer malato di Parkinson da sei anni, appena operato a Milano: tremava e non riusciva a fare che poco e niente, poi un viaggio della speranza a Milano e ora, finito il tremore, riesce a scrivere messaggi con l’indice della mano destra. Le testimonianze sono state alternate da Intermezzi artistici e musicali. «Il vero miracolo di queste iniziative – ha concluso Graziano Cioni – è che questa sera ci sono tutti: destra, sinistra e centro. La malattia non guarda le tessere”
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