FIFA: LO SCANDALO CONTINUA E DAGLI USA NUOVI RINVII A GIUDIZIO

di Matteo La Stella

Sepp Blatter torna a sedersi nel punto più alto del “monte” Fifa, e intanto, oltreoceano, la giustizia a Stelle e Strisce sostiene che lo scandalo che ha investito l'organismo calcistico mondiale ancora non è finito e, nei prossimi giorni, altre teste potrebbero essere mozzate. 

L'ELEZIONE

Il 79enne Sepp Blatter ha difeso il suo trono nel duello con il principe Giordano Ali bin Al-Hussein, ritiratosi dopo la sonora sberla rifilatagli dallo svizzero nella prima votazione, vinta per 133 voti a 73 nel congresso della Fifa a Ginevra con il sostegno a spada tratta dell'Africa e di gran parte dell'Asia. “Sarlò il presidente di tutti” ha dichiarato Blatter, che ringrazia tutti per avergli lasciato tra le mani le redini del calcio giocato per altri quattro anni, e per il quinto mandato consecutivo, promette di lasciare al suo successore :”Una Fifa piu' forte”.

Il fronte di novità accostato al giordano  Ali bin Al-Hussein non è riuscito a raggiungere l'obbiettivo ma, in ogni caso, sono molte le voci che dal coro hanno iniziato a scindersi. Michelle Platinì, per esempio, si è detto fiero di quanti hanno sostenuto un movimento indirizzato al cambiamento della Fifa, fondamentale per permettere all'organismo di riacquistare credibilità. In virtù di questo  Ali bin Al-Hussein ha ringraziato tutti i “coraggiosi” che lo hanno portato in alto e lo hanno votato:” E' stato un meraviglioso viaggio”, ha concluso il principe giordano.

 Prima della sua votazione, invece, il presidente uscente Sepp Blatter, nel suo discorso aveva lanciato un appello al rinnovamento della federazione, proponendosi come timoniere capace di riportare la nave del calcio mondiale, ormai alla deriva, in un porto sicuro. Inoltre, aveva ribadito la sua estraneità dallo scandalo delle tangenti perpetrato pochi giorni fa ai piani alti Fifa, spiegando che:” “Gli accusati, se si dimostrera' che sono colpevoli, sono individui, non l'organizzazione nel suo complesso”. In chiusura, la richiesta ai 209 rappresentanti delle federazioni era stata quella di fare gioco di squadra finalizzato ad andare avanti tutti insieme, poiché l'organismo è ad un punto di svolta.

CONTINUA L'INDAGINE USA

Intanto, sulla scia dello scandalo intercettato dalla giustizia d'oltreoceano, il capo dell'IRS, l'unità del fisco statunitense, Richard Weber, annuncia l'arrivo di nuovi rinvii a giudizio dopo i 14 già disposti negli ultimi giorni. Lo scandalo è dunque destinato ad allargarsi ma, il numero uno del IRS che, nell'inchiesta lavora al fianco del Fbi, non ha voluto rivelare ne il numero ne i nomi delle personalità che andranno a finire questa volta nel mirino della giustizia, tanto meno la presenza tra questi del rieletto presidente Blatter. Weber si è limitato a rilasciare al New Yorck Times poche semplici parole, dietro alle quali potrebbe celarsi un mondo:” Crediamo con convinzione che ci siano altre persone ed entita' coinvolte in crimini” legati alle indagini sulla Fifa, per cui,:”Sono piuttosto convinto che avremo un'altra tornata di rinvii a giudizio”