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“FIFA GO HOME”

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Tempo di lettura 3 minuti In Brasile è altissima la tensione in merito allo sperpero di ingenti somme di denaro per accogliere questo evento faraonico in un paese divorato dalla povertà e da violenze inaudite

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di Cinzia Marchegiani

Rio de Janerio – Il primo fischio che apre il mondiale di calcio 2014 è atteso il prossimo 12 giugno con la partita inaugurale allo stadio San Paolo Brasile-Croazia. Nel Brasile però è altissima la tensione sollevatasi in merito allo sperpero di ingenti somme di denaro per accogliere questo evento faraonico in un paese divorato dalla povertà e da violenze inaudite. A scendere in campo è stato il sindacato degli insegnanti che il 27 maggio 2014 che ha atteso l’autobus che trasportava la nazionale del Brasile che da poco aveva lasciato Rio de Janerio per dirigersi presso il complesso Granja Comary, a Teresopolis località dove soggiornerà la squadra per tutta la durata del mondiale.

Gli insegnanti hanno assalito il mezzo che trasportava giocatori della nazionale per far emergere lo scandalo e la povertà in cui perversa il loro paese. Uno degli insegnate promotori della protesta fa presente che non sono state consegnate le case promesse alle vittime di un'alluvione che nel 2011 ha ucciso circa 1.000 persone. Agli insegnanti si sono aggiunti i manifestanti di un partito politico di estrema sinistra che con un eloquente striscione denunciavano: "Miliardi per la Coppa del Mondo della FIFA, Nessun alloggio per le vittime delle forti piogge del 2011. E’ giusto?” e ancora “Fifa Go Home”. Tensioni che stanno proliferando ovunque e anche se questa si è conclusa pacificamente, mette in guardia per le future e possibili escalation generati da forti attriti in un paese dove c’è emergenza tangibile della povertà mentre è pronto ad accogliere un evento mondiale faraonico e spettacolare. Il coordinatore di un sindacato locale degli insegnanti spiega il motivo di quella contestazione:"Nessuno qui è contro il Brasile, ma è un atto simbolico contro un paese che non ha soldi per la sanità e l'istruzione e la casa.”
I giornali ricordano come lo scorso anno, proprio durante la Confederations Cup, la prova generale per questi mondiali che stanno per iniziare, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in tutto il paese per protestare contro la carenza dei servizi pubblici, l'istruzione, la sanità. In molte di queste proteste, ci sono stati conflitti violenti tra i manifestanti e la polizia, dove si sono rivolte reciproche accuse, le autorità accusato i manifestanti di vandalismo mentre la stessa polizia sembra abbia più volte fatto uso eccessivo della forza contro i manifestanti pacifici. Le manifestazioni e rimostranze si sono moltiplicate e amplificate per denunciare appunto l’assenza di fondi per la spesa sociale mentre venivano svuotate le casse per investimenti sugli gli stadi di calcio. Queste proteste fortunatamente non hanno portato feriti anche se ci sono stati contri con la polizia in assetto antisommossa e utilizzati gas lacrimogeni. Il fermento del malumore e di disapprovazione totale fa tremare per il fischio d’inizio di questo contestatissimo mondiale di calcio.

Non a caso in questi gironi a Rio de Janerio sono state effettuate simulazioni di atti terroristici anche chimici in luoghi che saranno frequentatissimi dalle milioni di persone, come la metropolitana. Questo mondiale è bollente sotto ogni aspetto e i preparativi e le simulazioni serviranno per prepararsi per qualsiasi situazione critica che si possa presentare. La Coppa del Mondo 2014 non nasce sotto una buona stella in un paese mutilato dalla povertà, dalla emergenza sociale e il fasto e lo sperpero di denaro ha esacerbato i problemi che i brasiliani vivono sulla propria pelle ogni giorno. In questa direzione Josè Eduardo Cardozo, il ministro della Giustizia del Brasile ha ammonito che nessun abuso, né da parte dell’autorità o dei manifestanti..sarà tollerato:“Ci impegneremo a fondo per garantire la sicurezza eccellente per la Coppa, al meglio delle nostre capacità, il governo brasiliano sta lavorando per garantire la sicurezza eccellente durante il torneo.”

Questo è un mondo sempre più difficile da vivere, dove il dramma umano e le sue grida sembrano essere sempre soggiogati e messe in piani ultimi rispetto a mirabolanti eventi che esaltano lo sfarzo, e il divertimento, oltre a giri stratosferici di potere e denaro. E’difficile dover assisteste al fischio di inizio Brasile –Croazia, perché siamo tutti diventati spettatori di un orrendo gioco, l’indifferenza. 

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Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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