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Esteri

FIFA: CERCASI SUCCESSORE DI SEPP BLATTER

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Tempo di lettura 4 minuti Blatter rimarrà operativo fino alla fine di quest'anno ma per il prossimo anno si cercano nuovi candidati

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di A. B./ M.L.S. / Ch. Mo.
 
Dopo i numerosi scandali che ha visto coinvolta la Fifa in queste settimane, Sepp Blatter,  riconfermato presidente si è dimesso e risulta indagato dall’Fbi. Sono cominciate ora le manovre per la successione al numero uno di Fifa. Fino alla fine dell’anno, Blatter rimarrà operativo ma dal prossimo anno si cercano nuovi candidati. Tra i papabili ci sono: Zico, il 62enne ex fuoriclasse del Brasile e dell'Udinese che e' stato anche ministro dello Sport, e quello di Chung Mong-joon, il presidente del colosso automobilistico sudcoreano Hyundai grande sponsor della Fifa, il quale ha fatto sapere che "valutera' attentamente" la possibilita' di candidarsi, in raccordo con gli europei.
 
L'indagine dell’Fbi comunque non si ferma: su richiesta delle autorita' Usa, l'Interpol ha emesso mandati di cattura internazionali per due ex dirigenti Fifa e quattro manager. In merito allo scandalo Fifa, arrivano inoltre i primi commenti italiani dal presidente della Figc Carlo Tavecchio che ha affermato “Le vittorie non sono quelle di non aver votato per la rielezione del presidente Blatter". "Qui c'e' stato da parte della nostra federazione un atteggiamento corretto, sul piano personale mi dispiace molto”.Anche il vicepresidente Uefa, Giancarlo Abete ha ricordato quanto di avvertisse già da tempo un’esigenza di cambiamento.
 
LE DIMISSIONI DI BLATTER
New York – La mano della giustizia a Stelle e Strisce continua a tagliare teste ai vertici della Fifa. Dopo lo scandalo che aveva pervaso nei giorni scorsi l'organo di governo calcistico internazionale, destando scalpore a pochi giorni dalle elezioni che hanno poi riconfermato l'uscente Joseph Blatter alla presidenza Fifa, il pallone della giustizia americana continua a rotolare verso l'area di rigore del numero uno elvetico, ormai vicinissimo alla sua porta. Infatti, dopo i rinvii a giudizio, e le parole taglienti pronunciate al New York Times dalla testa di serie dell'IRS Richard Weber, la giustizia USA punta dritto al braccio destro di Blatter, Jérôme Valcke. Il francese, segretario generale dell'organizzazione nonché uomo spalla del “Signor Fifa”, avrebbe giocato un ruolo fondamentale nello scambio di una tangente milionaria. L'inchiesta americana infatti, aveva già acceso i riflettori su di una “donazione” da 10 milioni di dollari fatta dal Sudafrica a favore di Jack Warner, il capo della confederazione nordamericana e di quella caraibica. Secondo gli inquirenti, la presunta tangente sarebbe servita per ottenere in cambio l'assegnazione dei Mondiali di calcio del 2010, mentre, secondo i Sudafricani, si tratterebbe di un pagamento legittimo necessario alla partenza di un progetto per lo sviluppo del calcio nella regione caraibica. A rendere possibile il trasferimento dal conto dell'organizzazione a quello di Jack Warner sarebbe stato fondamentale l'intervento di un ancora sconosciuto “alto funzionario” Fifa che, uscito dall'anonimato, prenderebbe secondo indiscrezioni raccolte dal New York Times il nome di Jérôme Valcke. Alla luce di questo, una pioggia di interrogativi si sta abbattendo sulla cima del “monte Fifa”, alimentata dal coinvolgimento del segretario che, così vicino al presidente, fa dubitare che proprio quest'ultimo fosse all'oscuro di tutto.

Ieri Valcke ha dichiarato di non aver autorizzato alcun trasferimento di denaro perchè non ne aveva le facoltà, senza però chiarire il suo coinvolgimento nell'operazione, su cui ora, sono chiamati a fare chiarezza i magistrati d'oltreoceano.
Intanto, sul sito ufficiale della Fifa fa capolino la smentita dell'organizzazione:”Né il Segretario Generale Jérme Valcke, né alcun altro membro dei vertici Fifa sono stati coinvolti nella presentazione, approvazione e attuazione di quel progetto”, si legge nella nota volta a scagionare i vertici dalle accuse mosse dal quotidiano newyorchese. "Nel 2007 il governo sudafricano, d'intesa con la Federcalcio nazionale (Safa) – continua il comunicato – ha deciso di investire 10 milioni di dollari nel "Diaspora Legacy Programme” e alla Fifa fu richiesto di prendere questi 10 milioni di dollari dal bilancio del comitato organizzatore dei Mondiali sudafricani e di destinarli ai Caraibi per un progetto finalizzato allo sviluppo del calcio. La Safa fece sapere alla Fifa che il programma "Legacy Diaspora" doveva essere gestito e attuato direttamente dal presidente della Concacaf- caraibica- che a quel tempo era il vicepresidente del Comitato Finanza e che avrebbe dovuto agire come fiduciario. I pagamenti, per un totale di 10 milioni di dollari – puntualizzano dalla Fifa – sono stati autorizzati dall'allora presidente della Commissione Finanze ed eseguiti in conformità ai regolamenti. La Fifa non ha sostenuto alcun costo a seguito della richiesta del Sudafrica perché i fondi appartenevano al comitato organizzatore".


L'FBI INDAGA SULLO SCANDALO FIFA
Washington – Sepp Blatter, presidente dimissionario della Fifa è sotto inchiesta e l’Fbi sta indagando ma un portavoce dell’Fbi non ha voluto commentare la notizia. Lo riferiscono le fonti federali dopo che alcune notizie erano state riportate in una tv americana. Dopo che vi sono state le dimissioni di Blatter, il calcio briannico torna all’attacco del controverso mondiale del 2022 assegnato al Qatar di cui vi sono già due inchieste avviate, una negli Usa e una in Svizzera. Greg Dyke, presidente della English Football Association ha riferito che l’assegnazione del mondiale potrebbe essere messa in discussione, dicendo “Se fossi negli organizzatori del Qatar non dormirei molto bene. Se ci fossero le prove che il processo di assegnazione (del mondiale) e' stato corretto allora bene. Ma se di dimostrasse che il consiglio di amministrazione (della Fifa) e' stato corrotto allora ovviamente la competizione dovrebbe essere rifatta”. E’ arrivata anche la replica da parte del presidente del Qatar, lo sceicco  Hamad Bin Khalifa Bin Ahmed Al-Thani, che ha riferito invece di consigliare a “Mr Dyke di lasciare che la giustizia compia il suo corso e di concentrarsi sulla sua promessa di creare una squadra inglese in grado di vincere la coppa del mondo del 2022 (che si terra') in Qatar”. L’ultima parola spetta ai giudici. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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Cronaca

Il presidente della Repubblica Finlandese in visita di lavoro in Italia

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Alexander Stubb incontrerà Sergio Mattarella e successivamente Giorgia Meloni
 
 
Secondo un comunicato della Presidenza della Repubblica finlandese, il presidente Alexander Stubb ha in programma la prossima settimana una visita di lavoro di due giorni in Italia, ospite del presidente italiano Sergio Mattarella .
Tra Stubb e Mattarella è previsto un colloquio a Roma nel secondo giorno della visita del leader finlandese, il 4 luglio. Tra i temi di discussione in agenda figurano le questioni di sicurezza e le relazioni bilaterali.
Successivamente nel pomeriggio, Stubb incontrerà il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Secondo la nota, prima degli incontri ufficiali di giovedì, il presidente Stubb prenderà parte a un dibattito in cui analizzerà la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza dell’Europa nel Mediterraneo e in Africa”, si legge nel comunicato. Il dibattito, insieme ad esperti e ricercatori di politica estera e di sicurezza, è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Il primo giorno della sua visita, il 3 luglio, Stubb incontrerà rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano e finlandese durante una cena organizzata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.
 
La visita di Stubb ha un particolare significato: per circa quattro anni, prima della sua elezione nello scorso marzo, ha vissuto a Firenze, ove era docente e direttore, dal 2020, della School of Transnational Governance, istituto inserito nell’Istituto Universitario Europeo, Eui, con sede a Fiesole. L’ultimo incontro del Presidente Mattarella con un Capo di Stato finlandese risale all’ottobre 2023, con il predecessore di Stubb,  Sauli Niinistö.
Privo di virus.www.avast.com



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