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di Christian Montagna
Vincente anche la terza puntata di questo Festival! Con ospiti divertenti, interpretazioni di cover storiche e sfide di nuove proposte, Rai 1 ieri è stata la rete più seguita dagli spettatori. Un pò lunga la puntata a causa anche della grande programmazione. forse forse poteva essere ridimensionata in qualche modo. Comincia in diretta dall'Ariston la sfida delle nuove proposte, quattro giovani di cui due immediatamente eliminati hanno premesso quello che è stato il grande spettacolo dei big. Venti canzoni magistralmente interpretate dai campioni in gara hanno fatto rivivere momenti emozionanti ormai divenuti soltanto un ricordo. Era tempo che la televisione italiana non trasmettesse uno spettacolo così bello.
Nonostante fossi partito criticando questo Festival, devo dire che quella di Conti è stata una vera e propria crescita dalla prima alla terza puntata. Peccato per queste benedette vallette che provano invano ad improvvisarsi conduttrici. Promossa soltanto Emma che con autoironia riesce a distogliere gli occhi critici del giornalista dal dramma che si sta vivendo. Nonostante Conti si fosse presentato al Tg 1 annunciando la probabile assenza di Arisa, purtroppo non è stato così. Arisa c'era, in pessima forma, con una pessima dizione ed un terribile outfit e si conferma la peggiore figura di Sanremo.
Ma soprattutto mi chiedo: perchè non riesce ad interpretare il copione magari facendo sue le parole da leggere? Una bambina a scuola che legge un testo di narrativa avrebbe fatto sicuramente meglio! Degno di lode l'intervento di Luca e Paolo sulle nozze omosessuali. Rendiamoci conto che dopo Conchita Wurst e il discorso di Luca e Paolo, questo Festival si classifica come il più friendly della storia! Seppure trasmesso dopo la mezzanotte, l'intervento non sarà sfuggito alle associazioni cattoliche che saranno corse in Chiesa a pregare e ad invocare una catastrofe naturale a Sanremo. E invece no, Luca e Paolo hanno dimostrato l'apertura mentale di questo Festival, degli autori e della produzione nonché naturalmente la loro. Non sono mancati però i problemi tecnici, oltre a quelli di Arisa nel confondere anestetico con antidolorifico, il microfono dei Saint Motel aveva deciso di non funzionare più. Non uno, non due ma ben tre ne sono stati cambiati prima di poter finalmente permettere al cantante di esibirsi! A momenti, ho temuto una rissa tra il fonico e il cantante palesemente infastidito dal problema tecnico. Simpatico anche l'intervento di Federico Paciotti che con una versione rock ha riportato alla luce "Nessun Dorma". A mio avviso senza alcun significato il collegamento di Samantha Cristoforetti dallo spazio tra l'altro registrato precedentemente! Molto bello anche l'intervento dell'attrice Vittoria Puccini intenta a promuovere la miniserie "L'Oriana". Sul palco dell’Ariston inoltre c'erano anche gli Spandau Ballet, band cult degli anni con 80, 25 milioni di dischi venduti nel mondo e 23 singoli in hit parade. Si tratta di un ritorno per il gruppo, sullo steso palco nel 1986 quando presentarono in anteprima il pezzo Fight for Ourselves e Stripped. Passiamo invece all'esibizione dei big che è stata una parte emozionante seppure infinita: trionfa Nek con "Se telefonando" di Mina pubblicato nel 1966 e si aggiudica il garofano ribattezzato "Cover". Al secondo posto si classifica Il Volo con "Ancora"; al terzo Marco Masini con " Sarà per te"; al quarto Moreno con "Una carezza in un pugno" e in ultima posizione i Dear Jack con "Io che amo solo te". Infine,permettetemelo di fare un grande elogio al padrone di casa che gasato più che mai dai risultati dell'Auditel, ha tenuto per tutta la serata la situazione sotto controllo!
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