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di Paolino Canzoneri
BOLOGNA – Alla festa dell'Unità nel capoluogo emiliano, consueto appuntamento annuale e luogo di dibattiti aperti, il presidente dell'ANPI Carlo Smuraglia nel suo intervento sul Referendum ha analizzato e offerto una sua chiave di lettura chiara e netta davanti ad una platea gremita di oltre 4 mila persone attenta e rigorosa, soprattutto scevra da quasiasi timore nel fischiare o contestare: "La riforma stravolge la Costituzione, lo statuto dell'ANPI – l'associazione di Partigiani italiani – dice che tra i suoi obiettivi fondamentali c'è quello di difendere la Costituzione nello spirito in cui la votarono i legislatori costituenti e secondo noi sarebbe un danno per il Paese se passasse questa riforma. Una modifica è sempre ammissibile, ma quando c'è qualcosa che stravolge quello spirito ci sentiamo obbligati a schierarci a difesa della Costituzione.
La riforma bisogna guardarla dentro. C'è un Senato svirilizzato con pochi componenti, che sono non elettivi ed eletti non si sa come, e non si capiscono le modalità con cui potrà svolgere le sue funzioni. C'è un articolo per cui i consiglieri regionali eleggono i senatori e non si sa come – ha aggiunto – Ritenete possibile che i consiglieri e i sindaci possano fare i senatori senza fare i loro mestieri? C'è una legge che prevede che i docenti universitari, se eletti in parlamento, devono andare in aspettativa perché non si può fare il doppio mestiere: in questo …
[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 7]
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