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Litorale

Ferrovia Roma-Lido, ecco le motivazioni del caos

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ROMA – Nuovo giornata, vecchio copione. Almeno per gli utenti – e il personale – della Roma-Lido, vincitrice dell’ambito Premio Caronte: “Caos e disagi fin dalle 6.30 del mattino”, denuncia La Repubblica, “continue le rimodulazioni dei treni (ogni 15 minuti) fin quando alle 8 un convoglio è stato evacuato alla stazione Magliana per problemi tecnici. Da quel momento i treni sono stati ulteriormente rimodulati, con partenze anche ogni 25 minuti”. Ordinaria amministrazione verrebbe da dire, con sommo rammarico, se non fossero trapelate le cause che avrebbero cagionato l’odierna débâcle, l’ennesimo capitolo di una lunga serie che, sinceramente, lascia stupiti.

Infatti, non bastano i ripetuti guasti tecnici a far saltare i nervi – e le corse programmate -, da qualche giorno a questa parte ci si è messo anche l’odore rivoltante dei detergenti chimici che impregna le cabine guida. Forte e fastidioso al punto tale, da indurre il personale viaggiante a “scartare” i treni. E si sa, un convoglio in meno sui binari della Lido, considerato l’esiguo parco rotabile, genera disastri. Figuriamoci due.

La notizia, incredibile, ha iniziato a prendere corpo domenica scorsa, quando un treno è stato tolto dal servizio proprio per queste motivazioni. Che ieri, 4 dicembre, sono diventate oggetto della nota spiccata da Ilaria Raponi della Segreteria romana dell’Or.Sa. TPL. “Si invita l’azienda [Atac ndr] ha riorganizzare le lavorazioni di pulizia delle cabine guida e la eventuale sverniciatura delle fiancate”, recita la missiva, “ci riferiamo in particolare ai materiale MA 200, composizioni 226-238 e 218-220, ma è un problema che si potrebbe presentare su tutti i materiali in servizio”. “Nelle giornate passate”, continua, “diversi lavoratori hanno segnalato l’impraticabilità delle cabine di guida a causa del fortissimo odore dei detergenti chimici utilizzati la sera precedente per la pulizia. Malgrado in più occasioni il personale abbia provveduto a segnalazioni e successivo scarto materiale, si è preferito lasciarli in sosta per riproporli in seguito, adducendo la ‘soggettività’ del problema”.

L’esponente sindacale, inoltre, riferisce di numerose segnalazioni di “bruciore agli occhi, alla gola, mal di testa e voltastomaco”. “Nell’interesse dei lavoratori e nella salvaguardia della loro salute si invita l’azienda a riorganizzare le lavorazioni di pulizia cabine, prevedendo una diluzione dei detergenti chimici finora usati, vista la fastidiosa persistenza della componente aerodispersa o una loro sostituzione con prodotti meno aggressivi”.

Ma c’è dell’altro. Secondo le indiscrezioni, le operazioni di “pulitura delle cabine guida e di sverniciatura delle fiancate” avverrebbero di sovente all’ultimo binario della stazione di testa Porta San Paolo. La domanda sorge spontanea, anche e soprattutto alla luce della denuncia dei dipendenti: è ammessa una pratica del genere nei luoghi di lavoro e dove sostano gli utenti in attesa di salire a bordo? È normale far loro respirare le sostanze spigionate dai prodotti chimici? È normale, infine, sversare sui binari tali prodotti e i residui della vernice? Nell’attesa di risposte o smentite, si invitano cittadini e lavoratori a tenersi alla larga dai treni in sosta. Meglio prevenire.

 

 

 

David Nicodemi

Litorale

Fiumicino, al via due sagre: pollo ruspante a Tragliatella e cozze e pecorino a Isola Sacra

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Saranno due le sagre all’insegna della tradizione e dei prodotti locali che precederanno il Ferragosto a Fiumicino. Domani al via la 34/ma edizione della Sagra del pollo ruspante a Tragliatella: fino a domenica, ogni sera, in via delle Pertucce, degustazioni negli stand gastronomici, spettacoli con concerti, danza e dj set, oltre a giochi per bambini, gare ed auto d’epoca. Mezze maniche, cozze e pecorino. Sarà questa, invece, la ricetta protagonista di una 10 giorni che trasformerà, dal 2 all’11 agosto, Fiumicino, ancora una volta, nella “capitale” del pescato zero chilometri. La quarta edizione della “Festa Cozze e Pecorino”, con ingresso libero ed organizzata dall’Associazione Nuovo Faro Aps, si svolgerà nella zona di Isola Sacra, nell’area antistante il parco di Villa Guglielmi, in via di Villa Guglielmi. Ogni sera dalle 18.30 (e la domenica anche a pranzo dalle 12.30) due i menù a disposizione negli stand gastronomici: per gli adulti, mezze maniche cozze e pecorino, fritto di pesce, patatine fritte. Per i più piccoli: pasta al pomodoro e patatine fritte. Tutte le sere musica, stand commerciali e giostre per bambini e ragazzi. 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Cronaca

Ardea: Festa della Repubblica ed 80° anniversario della Battaglia di Ardea

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C’è molta emozione alle note del Canto degli Italiani che risuona nella sala consiliare del Comune di Ardea.
Picchetto d’onore schierato, autorità commosse, i “Congedati Parà” con il loro basco amaranto, i cittadini.

nella foto, davanti al picchetto d’onore schierato, da sx la vicesindaco di Ardea, Lucia Anna Estero, l’onorevole Giuseppe Cangemi, l’assessore Barbara Assaiante ed il colonnello Oreste Casciaro

“Una Festa che unisce”, dice commossa la vicesindaco della Città, Lucia Anna Estero.
“Un giorno di Festa che ricorda il sacrificio di donne e di uomini e … ci sprona a restituire alle nuove generazioni il dovere della memoria” ricorda l’assessore alla Cultura, la dottoressa Barbara Assaiante,


“Le forze armate oggi forze di Pace e di difesa dei valori della Repubblica” ci ricorda il presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia di Ardea, il colonnello Oreste Casciaro.

E come corollario una Mostra Espositiva di Cimeli, uniformi, elmetti, paracaduti ed altro) utilizzati dai paracadutisti italiani dal 1939 ai primi anni ’90 che, come ci racconta il dottor Emilio Scalise, coordinatore della Mostra, “restano presenza viva di una Storia recente di cui dobbiamo mantenere vivo il ricordo e la memoria”.

E poi la “perla” della mattinata: il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi, che indossa commosso, dopo anni, il basco amaranto e con la voce piena di emozione ricorda il sacrificio e l’impegno delle Forze Armate.
“La Festa per eccellenza”, chiama così il 2 giugno, Festa della Repubblica.

il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi

Nel pomeriggio una importante conferenza tenuta dal professor Francesco Fagnani, scrittore, storico e giornalista, che rievoca quei giorni di ottanta anni fa che portarono alla liberazione di Roma con il commosso sacrificio di uomini che, da entrambi gli schieramenti, offrirono esempi puri di eroismo.

Ogni millimetro di queste zone dice commosso il professor Fagnani, ricordano gli uomini che combatterono con onore e dedizione


Ed ancora l’associazione dei carabinieri Moto Club Carabinieri MotorDay, sezione di Roma, che “smessa”, si fa per dire, la divisa d’ordinanza, resta “nei secoli fedele” all’impegno sociale ed umano per i più fragili.

l’assessore Barbara Assaiante consegna una targa ricordo al Moto Club Carabinieri MotorDay, sezione di Roma

Ed in conclusione Michele Sbardella, istruttore e direttore tecnico dei Paracadutisti, ci illustra le tecniche di volo con Paracadute lasciando la platea esterrefatta.
Una Festa che si chiude tra gli applausi e lacrime commosse.

la squadra che ha organizzato ed allestito la mostra con al centro il dottor Emilio Scalise e l’istruttore Michele Sbardella

Perché i valori del 2 giugno, i valori difesi dalle Forze Armate, i valori di questa Storia Repubblicana restano la linfa del nostro Paese, l’anima della nostra Repubblica.

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