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Cronaca

Ferrara: anche un carabiniere fra gli arrestati per traffico di sostanze dopanti

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Tempo di lettura 2 minutiFederici avrebbe fornito a Muraru il proprio account di posta elettronica per mantenere i contatti con i fornitori rumeni per depistare chi indagava

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di Andrea Barbi


FERRARA – Sono 4 le persone residenti in città fra quelle arrestate, dai carabinieri del Nas di Trento, nell'ambito dell'operazione 'steroizi' (steroidi in lingua rumena), un'indagine che si è sviluppata a partire dal 2015 grazie ad una collaborazione tra le forze dell'ordine italiane e rumene.

Sarebbe la Romania, infatti, il paese dal quale provengono i medicinali proibiti utilizzati per aumentare le prestazioni sportive o la massa muscolare, prerogativa degli amanti del culturismo; ed è proprio all'ambiente delle palestre della città estense, della sua provincia e di molte altre città italiane che si rivolgeva questo commercio clandestino. Le accuse degli inquirenti sono gravissime; associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito internazionale.

L'organizzazione
Il vertice dell'attività illecita nella bassa padana è ritenuto Marian Moraru, giovane preparatore atletico, di origine rumena, molto conosciuto a Ferrara, dove vive e lavora da anni, tra gli appassionati di Body building che è stato tradotto nel carcere cittadino di via Arginone. Per gli altri 3 fermati, invece, sono stati decisi gli arresti domiciliati. Si tratta di Mauro Benasciutti, titolare di un negozio di biciclette, Ruslan Rosca disoccupato di cittadinanza moldava e purtroppo anche di Pietro Federici, appuntato scelto dei carabinieri in servizio presso il reparto investigativo della città.

Il pubblico ufficiale nei guai
Federici avrebbe fornito a Muraru il proprio account di posta elettronica per mantenere i contatti con i fornitori rumeni per depistare chi indagava. Altrettanto grave è il fatto che l'appuntato abbia messo a disposizione dell'organizzazione anche la sua auto personale e, addirittura, quella di servizio dei carabinieri per trasportare i medicinali illegali, aggravando ulteriormente la sua posizione.

Le sostanze in questione Importavano illegalmente dall'est Europa tantissimi farmaci, alcuni ad uso veterinario e anche scaduti, altri prodotti in modo artigianale e pericoloso da laboratori clandestini nel paese rumeno. Farmaci con principi attivi i cui nomi sono ormai divenuti famosi nel mondo del doping e conosciuti anche ai non addetti ai lavori come il testosterone e il nandrolone. E' bene precisare che chiunque assuma prodotti anabolizzanti vietati, per scelta personale e questioni private, non compie nessun reato; altro è aiutare o agevolare questo traffico.