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Cronaca

Fermo: crolla il tetto dell’istituto tecnico. Le domande e i dati allarmanti sulle scuole

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FERMO – Troppo spesso la mancanza di una adeguata manutenzione di strutture pubbliche e non solo, rimane un lontano miraggio per i cittadini. Le strade ridotte un colabrodo, strutture pubbliche fatiscenti mettono in continuo pericolo di vita della popolazione. Proprio questa mattina un’altra strage sfiorata.

A Fermo il tetto di un’aula dell’Istituto tecnico industriale è crollato. Il crollo è avvenuto intorno alle 7.15 di lunedì 14 maggio 2018, fortunatamente prima dell’inizio delle lezioni. Per fortuna vista l’ora nessuno è rimasto ferito. In questi minuti sono in corso le verifiche tecniche da parte dei vigili del fuoco. Non è la prima volta purtroppo che capita.

Nei mesi scorsi proprio a Roma nel liceo romano “Lucio Anneo Seneca”, nella zona di Boccea, durante le lezioni, si staccò parte dell’intonaco dal muro esterno della scuola (adiacente al campetto sportivo) che sfiorò una alunna che si trovava lì assieme ad altri compagni di classe. Sempre nella capitale, nelle scorse settimane una parte di intonaco era caduta al liceo Russell mentre al Virgilio in autunno ha ceduto una parte di tetto.

Cosa si aspetta ad intervenire? Per far capire meglio la situazione è doveroso ricordare i dati di Legambiente per quanto riguardo il dossier di Ecoscuola dello scorso anno. Oltre il 60% degli edifici, infatti, è stato costruito prima del 1976 e spesso necessita di interventi di manutenzione se non di importanti riqualificazioni.

Entrando nel dettaglio delle strutture, il 58% delle scuole è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione. Il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e l’8,4% a rischio vulcanico. Calano al 30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. In particolare, in tema di sicurezza, su 6.648 edifici, solo il 3,3% è stato costruito tra il 2001 e il 2013. E scendono al 53,1% le scuole che hanno il certificato di agibilità (contro il 61,2% del 2012); al 30,9% quelle dotate del certificato di prevenzione incendi (nel 2012 erano il 35,9%); al 58,1% quelle con il certificato di agibilità igienico-sanitaria (nel 2012 erano il 73,8%). In lieve crescita, invece, i dati sui requisiti in materia di accessibilità con l’84% degli edifici che ha i requisiti di legge; in calo quelli dove sono stati previsti interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche si passa dal 16,4% del 2012 all’8,7% del 2013 a fronte di circa un 20% degli edifici che non possiede requisiti di accessibilità.

Marco Staffiero

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