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Economia e Finanza

Federlazio: il settore dell’edilizia è ancora in crisi

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Nessun dato positivo nel settore dell’edilizia. A confermare il trend negativo sono i dati di Federlazio, presentati giovedì scorso nel rapporto relativo all’Osservatorio sullo stato di salute dell’edilizia nel Lazio. Il report è stato illustrato dal Direttore Generale della Federlazio Luciano Mocci e dal Presidente di Federlazio Edilizia Alessandro Sbordoni.

All’incontro è intervenuto, tra gli altri, anche l’Assessore all’Urbanistica e Infrastrutture di Roma Capitale Luca Montuori. Dal rapporto anche quest’anno emerge chiaramente come la situazione complessiva del settore sia ancora in fortissima difficoltà. In Italia, tra il 2012 e il 2017, le imprese attive si sono ridotte di 69.000 unità (-8,5%) e i posti di lavoro persi sono stati circa 284 mila. Nello stesso periodo, nel Lazio la situazione di crisi si evidenzia attraverso la chiusura di 1.145 imprese (-1,6%) e di 34 mila occupati in meno. A livello di “peso”, le imprese edili rappresentano oggi il 14% in Italia rispetto a tutti gli altri comparti economici (16% nel Lazio). La percentuale di occupati dell’Edilizia rappresenta invece solo il 6% in Italia rispetto a tutti gli altri settori (5% nel Lazio). Per quanto riguarda il nostro territorio, l’indagine è rivolta direttamente ad un campione rappresentativo di 170 imprenditori edili del Lazio.

Nel 2017 il saldo delle valutazioni sull’andamento dell’attività aziendale evidenzia un indice negativo di 19,5 punti che conferma lo stato di difficoltà del settore. Il saldo, lo ricordiamo, è il risultato della differenza aritmetica tra il 22% delle aziende che hanno registrato un qualche sviluppo del proprio business e dal 41,5% che, invece, ha visto ancora una volta arretrare i livelli di attività aziendale. Questo valore, seppur ancora negativo, è in miglioramento rispetto al -30 registrato lo scorso anno nella precedente indagine. Anche i livelli occupazionali, nonostante un valore ancora negativo, mostrano un certo miglioramento. Si è passati da un -28% del 2016 ad un -8% nel 2017. Lo studio sugli andamenti dei singoli segmenti di mercato ha evidenziato che il settore maggiormente in difficoltà è quello della Nuova Edilizia privata (saldo -34,3%), segue l’edilizia ricettivo/alberghiera (-29,2%) e gli interventi di recupero urbano (-27,6%). Tra i fattori che incidono negativamente sull’andamento del business aziendale, al primo posto (voto da 1 a 5) gli imprenditori indicano “l’aumento dei vincoli burocratici” (3,94), il “rallentamento e le complicazioni nelle procedure di aggiudicazione dei bandi pubblici” (3,43), seguito da “incertezza delle politiche urbanistiche” (3,19) e “riduzione dei bandi di gara pubblici” (3,17). Dalle risposte ai questionari, inoltre, è emerso che i giudizi maggiormente negativi degli imprenditori edili riguardano anche quest’anno il rapporto con la Pubblica Amministrazione locale. Il 19,4% dichiara una situazione “molto negativa” riguardo alla capacità della PA di rispondere alle loro esigenze, stessa percentuale per chi giudica molto negativo il rapporto con la burocrazia delle Amministrazioni locali. Sul fronte del Credito, il 56% dichiara di aver richiesto una qualche forma di credito bancario nel 2017, in aumento rispetto al 46% dell’anno precedente. Il 64% degli intervistati è riuscito ad ottenere completamente quanto richiesto alla banca (nel 2016 era solo il 40%), il 18% solo parzialmente e il restante 18% sono le richieste “non accolte”. Rispetto al quadro riferito al 2017 le aspettative per quest’anno sono di miglioramento con un saldo che diventa positivo assestandosi al valore di +3. Tuttavia, risulta notevolmente diversificato tra le aziende di minore dimensione, che prospettano ancora il persistere di notevoli difficoltà, rispetto a quelle di maggiore dimensione: saldo -25 per aziende fino a 5 dipendenti, saldo +33,3 oltre 15 addetti. Infine, è stato chiesto agli imprenditori edili del Lazio di esprimere le loro opinioni in prospettiva futura riguardo le strategie da suggerire alle Pubbliche Amministrazioni del territorio regionale per poter sostenere il rilancio del settore nel prossimo futuro. Coerentemente con tutti gli altri dati fin qui emersi, gli imprenditori auspicano l’impegno delle Pubbliche Amministrazioni nella direzione della riqualificazione e della messa in sicurezza degli edifici pubblici (69%) e si attendono una consistente ripresa delle attività nell’ambito della rigenerazione urbana (65,5%), combinando risorse pubbliche e private.

Marco Staffiero

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