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Roma

FEDERICA MANGIAPELO: MARCO DI MURO VERSO IL RINVIO A GIUDIZIO

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Tempo di lettura 4 minuti Dunque Federica è stata uccisa e le contraddizioni di Marco Di Muro non sono state affatto prese con leggerezza

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di Chiara Rai

Anguillara Sabazia (RM) – Non ci sono dubbi sulla posizione della procura a seguito dell’incidente probatorio avvenuto circa un mese fa al tribunale di Civitavecchia sulla morte di Federica Mangiapelo, la sedicenne trovata senza vita il 1 novembre 2012 in riva al lago di Bracciano a Vigna di Valle nel Comune di Anguillara Sabazia dopo una serata trascorsa con il fidanzato Marco di Muro: "Federica fu annegata e uccisa dal fidanzato ". Lo sostiente il pm Eugenio Rubolino che spiega i motivi dell’accusa che porterà ad una richiesta di rinvio a giudizio per omicidio volontario a carico di Di Muro. A incastrare il ragazzo sarebbero state le alghe diatomee trovate nel sangue e nel cervello di Federica Mangiapelo e sui vestiti dell’ex fidanzato.

 

Dunque Federica è stata uccisa e le contraddizioni di Marco Di Muro non sono state affatto prese con leggerezza.   Infatti il barista ormai 25enne di Formello, il quale sostiene di aver lasciato Federica la notte delle streghe sotto la pioggia in mezzo alla strada dopo un litigio e di non averla più vista, oltre ad aver consegnato agli inquirenti delle scarpe diverse da quelle che indossava quella sera, ad aver fatto lavare in fretta i suoi vestiti, ad aver lavato la macchina sotto la pioggia e ad aver lasciato un’altro telefonino smontato ad asciugare sul davanzale di casa sua quando avrebbe consegnato agli inquirenti un altro cellulare, è stato immortalato alle 2 del mattino al benzinaio della via Anguillarese.

L’ipotesi
Ripartiamo dall’ultimo dato certo e cioè che Federica Mangiapelo viene scaricata da Marco Di Muro sotto la pioggia, dopo la mezzanotte sulla via Anguillarese. Sono passati pochi secondi, forse due minuti e il ragazzo torna indietro e trova Federica che cammina sotto la pioggia. La ragazza rientra in macchina, lui prosegue dritto e cioè in direzione Vigna di Valle. Forse il tentativo di riappacificarsi, se mai c’è stato, va in fumo. I due tornano a litigare, probabilmente una frase o forse addirittura una decisione di Federica di troncare la relazione manda su tutte le furie il fidanzato. Pochi chilometri e la macchina è parcheggiata di fronte lo stabilimento “Rosa dei Venti”, i due sono scesi. Continuano a litigare, strattonarsi, probabilmente offendersi. Finiscono con i piedi nell’acqua che pian piano con il maltempo e la pioggia lambisce i vestiti e arriva fino alla cintura, poi acqua ovunque che fradicia i vestiti di entrambe. Dura tutto qualche secondo: la ragazza ingerisce troppa acqua, forse la sua testa viene premuta sulla sabbia e lei non riesce a respirare. Non si muove più. Il ragazzo vede che non risponde più e scappa via portando con sé la borsetta e il cellulare. La borsetta viene fatta sparire.

Adesso si torna ai fatti e non alle ipotesi

Il ragazzo torna a casa, scrive un biglietto alla madre dove chiede che vengano lavati subito i vestiti. Dopodiché, la mattina stessa, presto, lava la macchina nonostante il maltempo. Anche le scarpe spariscono insieme alla borsetta. Marco mette un cellulare ad asciugare sul davanzale della finestra, aveva preso troppa acqua. Quando gli inquirenti chiedono al ragazzo perché tanta fretta nel lavare quei vestiti, Di Muro avrebbe risposto che voleva indossare quegli stessi vestiti in occasione di una festa dalle sue parti la sera del 1 novembre. Però non è risultato ci fosse alcun ritrovo, alcuna festa prevista nel posto indicato dal ragazzo per la sera del 1 novembre 2012. 
Nell’auto del ragazzo è stata rinvenuta la stessa tipologia di sabbia che si trova a Vigna di Valle dove è morta Federica Mangiapelo. Sui vestiti di Marco Di Muro sono state rinvenute le stesse diatomee (alghe lacustri) trovate negli organi di Federica. 

Le contraddizioni

Era capitato che Federica Magiapelo utilizzasse il cellulare del padre per chiamare Marco Di Muro. E quando il padre con il suo cellulare provò a chiamare il Di Muro (era appena entrato il 1 novembre del 2012), Marco non rispose sebbene avesse spedito un sms a Federica e anche un messaggio Facebook ammettendo di aver litigato e comunque manifestando il proproio dispiacere per non aver trovato Federica quando era tornato indietro dopo averla lasciata sotto la pioggia sulla via Anguillarese.
Le scarpe che Marco Di Muro indossava la notte di Halloween, ultimo giorno di vita della sedicenne, non sarebbero le stesse che il Di Muro avrebbe consegnato agli inquirenti e la prova sarebbe nelle immagini immortalate dalle telecamere del locale dove i ragazzi avevano trascorso qualche ora la notte delle streghe di due anni fa.
E non è tutto: il barista 25 enne di Formello era a perfetta conoscenza che il computer di Federica Mangiapelo in quel periodo non aveva la chiavetta per navigare in internet, ciononostante appena rientrato a casa la notte del 31 ottobre, ha inviato ugualmente un messaggio Facebook, intorno alle tre del mattino, alla ragazza dicendole che nonostante avessero litigato, lui le voleva bene.
Ma Federica quel messaggio non l’avrebbe comunque potuto leggere in quanto il suo cellulare le era stato rotto dallo stesso Marco Di Muro qualche giorno prima in occasione di una delle numerose litigate violente e per questo la sedicenne girava con un modello “vecchio” di telefono che non si connetteva ad internet, di quelli che si trovano nei cassetti di casa e si utilizzano per le emergenze.
Tra l’altro un telefono smontato e messo ad asciugare sul davanzale di casa di Marco Di Muro è stato ritrovato dagli inquirenti, mentre il ragazzo avrebbe consegnato agli stessi solo un cellulare. Di chi era l’altro cellulare bagnato? La borsetta non è mai stata ritrovata. 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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