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Cronaca

FEDERICA MANGIAPELO: CONFERMATA LA MORTE PER ANNEGAMENTO

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Tempo di lettura 2 minuti Il Pm dr. Robolino dovrà ora decidere come procedere: se chiedere un rinvio a giudizio per Marco Di Muro o addirittura procedere con qualche misura cautelare.

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di Chiara Rai

Anguillara Sabazia (RM) / Caso Federica Mangiapelo – Ore interminabili al Tribunale di Civitavecchia dove si è tenuto l'incidente probatorio sulla morte di Federica Mangiapelo, la sedicenne trovata senza vita il 1 novembre 2012 in riva al lago di Bracciano a Vigna di Valle nel Comune di Anguillara Sabazia dopo una serata trascorsa con il fidanzato Marco di Muro. Quest’ultimo risulta indagato per omicidio volontario. L’udienza è iniziata dopo le 13:00, si è discusso sui risultati dell’ultima perizia che di fatto ha contraddetto la precedente, in quanto dimostra che Federica Mangiapelo quel giorno è morta per annegamento, non per miocardite.  Ora le perizie sono in mano al Pm Robolino il quale dovrà decidere come procedere: se chiedere un rinvio a giudizio per Di Muro o addirittura procedere con qualche misura cautelare.

Per i periti della Procura la morte è avvenuta per annegamento e a dimostrarlo sono le alghe negli organi di Federica e sui vestiti del fidanzato nonché le ferite sul corpo della giorvane. I periti della famiglia Mangiapelo sposano in pieno questa tesi: “Ormai la verità è emersa – sostiene Francesco Pizzorno, legale di Luigi, padre di Federica – adesso il caso non è concluso ma è chiaro: Federica è stata affogata. Speriamo che la verità processuale poi coincida con la tesi che sosteniamo da sempre: Federica è stata uccisa”. In sei lunghe ore di discussione davanti al Gip sono emerse ancora una volta le contraddizioni di Marco Di Muro. Infatti il barista ormai 25enne di Formello, il quale sostiene di aver lasciato Federica la notte delle streghe sotto la pioggia in mezzo alla strada dopo un litigio e di non averla più vista, oltre ad aver consegnato agli inquirenti delle scarpe diverse da quelle che indossava quella sera, ad aver fatto lavare in fretta i suoi vestiti, ad aver lavato la macchina sotto la pioggia e ad aver lasciato un’altro telefonino smontato ad asciugare sul davanzale di casa sua quando avrebbe consegnato agli inquirenti un altro cellulare, è stato immortalato alle 2 del mattino al benzinaio della via Anguillarese. Il distributore dista circa due chilometri da Vigna di Valle. Per il papà di Federica è stata una giornata dura: Si è riaperta una ferita – ha detto – ho fiducia nella giustizia e spero che il colpevole venga presto punito”.