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FRANCIA – Un uomo di 34 anni, già sospettato e in stato di fermo la settimana scorsa, è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Maelys, la bimba di 9 anni del sud della Francia, 9 giorni fa. La Procura precisa che l’uomo è indagato per “sequestro e detenzione di minore” dopo “risultati della polizia tecnica e scientifica”. Si tratterebbe di tracce di Dna di Maelys trovate su alcuni reperti appartenenti all’uomo. In particolare, l’interesse degli agenti si è concentrato sull’auto dell’uomo, nella quale potrebbe essere stata presente la bambina.
ll sospetto arrestato per la scomparsa della piccola Maelys ha ammesso che la piccola potrebbe essere entrata nella sua auto, ma ha negato di averla rapita o di averle fatto del male. Intervistata, la madre ha detto che “mai, mai, mai” il figlio avrebbe potuto fare una cosa del genere. Il sospetto, amico del padre di Maelys, secondo la polizia ha ammesso che la bambina potrebbe essere entrata nell’abitacolo per gioco o per verificare se avesse portato i suoi cani.
Dal giorno della scomparsa della bambina sono proseguite nell’Isère le ricerche di Maelys, la bambina di 9 anni sparita nel nulla una settimana fa. Sono scesi in campo anche i sommozzatori per esplorare i tanti fiumi attorno a Pont-de-Beauvoisin, il paese della piccola.
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