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di Christian Montagna
Mestre – E’ allarmante il conto fatto dalla Cgia di Mestre secondo cui entro la metà del prossimo mese, le famiglie italiane e le imprese saranno chiamate a versare all’Erario e agli enti locali oltre 56 miliardi di tasse per Imu, Tasi, Irpef, addizionali sulle persone fisiche, Irap, Ires, Iva e Tari.
Le sorprese però non finiscono qui: entro il sedici luglio infatti, altri 33, 6 miliardi di euro dovranno essere riscossi dall’Erario.
A preoccupare maggiormente i bilanci delle aziende italiane sarà l’Ires , l’imposta sui redditi delle società capitali che porterà nelle casse dello Stato 10, 5 miliardi di euro. Non da meno sarà l’Irpef di collaboratori e dipendenti delle imprese. Dovranno infatti versare 10,4 miliardi di euro.
Anche per le già provate famiglie italiane le notizie in arrivo non sono incoraggianti: a cominciare dalla rata Tasi (1,65 miliardi da versare ai Comuni), all’aumento dei costi della vita, all’aumento dei prezzi che tuttora non si arresta. Proprio in corrispondenza della vacanze, dunque, molti italiani, prima di poter prenotare il relax estivo, dovranno fare i conti con le stangate che non risparmiano alcun settore.
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