Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Alberto De Marchis
Milano – Una strada tutta in salita per Fabrizio Corona che davvero sta pagando fino alla fine gli sbagli commessi. Succede che la Suprema Corte ha annullato l'ordinanza del gip del Tribunale di Milano che, il 10 febbraio 2014, aveva abbassato il cumulo della pena totale per il fotografo da 13 anni e due mesi a 9 anni. L'ex paparazzo è rinchiuso nel carcere di Opera da 2 anniNo allo sconto di pena per Fabrizio Corona, l'ex fotografo dei vip. Lo ha deciso la prima sezione penale della Cassazione. La Suprema corte, in particolare, ha accolto il ricorso della Procura milanese contro l'ordinanza con cui il gip di Milano, nel febbraio dello scorso anno, aveva riconosciuto la continuazione tra i reati per cui Corona è stato condannato e, di conseguenza, diminuito per l'ex fotografo la pena complessiva da 13 a 9 anni. Tale decisione non è stata condivisa dalla Cassazione che ha annullato con rinvio l'ordinanza impugnata "limitatamente al riconoscimento della continuazione tra reati". Dopo il deposito delle motivazioni della Suprema Corte, il gip di Milano dovrà riesaminare la questione. "Si annulla l'ordinanza impugnata – si legge nel dispositivo depositato in cancelleria – limitatamente al riconoscimento della continuazione tra i reati di estorsione e i restanti reati oggetto delle sentenze dell'8 marzo 2010 del gip del tribunale di Milano e del 7 giugno 2012 della Corte d'Appello di Milano, e si rinvia per nuovo esame al gip del tribunale di Milano. Si rigetta il ricorso di Corona Fabrizio che si condanna al pagamento delle spese processuali".
Corona è ormai recluso nel carcere milanese di Opera da circa due anni e il suo stato di salute non è affatto buono. In Cassazione è stato difeso dagli avvocati Ivano Chiesa e Gianluca Maris che hanno inviato i loro motivi di reclamo che sono stati discussi ieri in camera di consiglio durante un'udienza non partecipata dai difensori in base alle norme di rito per i ricorsi inerenti il cumulo delle pene. "Fabrizio non mollerà sicuramente, ma non va lasciato solo", ha spiegato l'avvocato Chiesa, che assieme al legale Antonella Calcaterra, fra l'altro, ha chiesto alla Sorveglianza di Milano di farlo uscire da Opera e mandarlo in una comunità, perché in preda a stati depressivi, psicosi, ansia e attacchi di panico. I giudici hanno anche disposto una perizia psichiatrica il cui incarico sarà conferito il prossimo 11 febbraio. Pende anche la richiesta di grazia parziale presentata a dicembre a Giorgio Napolitano e di cui dovrà occuparsi il prossimo presidente della Repubblica. Probabilmente.
Correlati