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Redazione Lazio

EXPO 2015: NICOLA ZINGARETTI – L'INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER L'OSSERVATORE D'ITALIA

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Tempo di lettura 2 minutiA Palazzo Barberini il Governatore ha presentato le eccellenze del Lazio che andranno a Milano

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di Silvio Rossi

Regione Lazio – L’impegno a valorizzare le risorse del Lazio durante l’expo di Milano. Il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti ha deciso di puntare sulle eccellenze territoriali, che troppe volte sono state sottovalutate rispetto a quanto altre realtà della nostra penisola hanno saputo fare in passato.

L’enogastronomia laziale non ha nulla da invidiare a quella delle altre regioni più “nobili”, la varietà dei territori, il giusto mix tra ambienti montani, collinari, marini e lacustri fa sì che si possono trovare angoli incantevoli, dove esistono produzioni di livello assoluto, che meritano ampiamente il lavoro che si sta facendo per farli conoscere adeguatamente in tutto il mondo.

Nel salone centrale di Palazzo Barberini, che era destinato fino a pochi anni fa al Circolo delle Forze Armate, e ora è stato inglobato nel Museo di Arte Antica, il Presidente ha presentato a una folla di giornalisti e spettatori interessati il programma regionale per le iniziative collegate all’esposizione milanese.

L'intervista:

Il Lazio è l’unica regione, oltre alla Lombardia, che ha uno stand fisso per tutta la durata della manifestazione all’Expo. Quant’è stata impegnativa come scelta?

È stata una scelta anche perché il Lazio è la regione che ha la capitale d’Italia, e quindi in un momento in cui tutto il mondo guarderà a quell’appuntamento, era opportuno che si desse la giusta rappresentanza a una regione come la nostra. È uno sforzo organizzativo importante, ma siamo pronti.

Ho visto che i vari comuni del Lazio hanno fatto quasi una “guerra” per portare i loro prodotti.

Sì, c’è un bello spirito. Perché si avverte uno sforzo importante, che è quello di dare un’identità al Lazio, e soprattutto un’identità positiva al Lazio, dentro alla quale nessuno si senta stritolato, ma si senta arricchito dall’identità degli altri.

Quindi più partecipi?

Certo. Questo è stato in passato un elemento di fragilità della regione, per motivi storici, non per motivi politici.

C’è già un ritorno in prenotazioni di questo impegno?

Questo tra poco lo vedremo. Sicuramente i dati che vengono da Milano per le prenotazioni dell’Expo fanno ben sperare, ora noi stiamo lavorando per far venire anche a Roma e nel Lazio i visitatori che sono interessati a raggiungere l’Italia.