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di Ivan Galea
ROMA – Ben 237 lavoratori posti in mobilità con famiglie in attesa di poter tornare al lavoro. Questa la questione da sbloccare e per cui si stanno battendo i sindacati di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo soprattutto alla luce dell’incontro che si è tenuto di venerdì scorso con i vertici di Iag Engine Center Europe, società americana quest’ultima che ha acquistato per 4 milioni Alitalia Maintenance Systems, l’azienda di manutenzione e revisione di motori aeronautici fallita un anno fa. L’incontro di venerdì ha dato buone speranze sulle prospettive future e soprattutto sul riassorbimento del personale. Il problema però è che Iag ha incontrato grosse difficoltà a riprendere le attività per le complessità procedurali di legge e burocratiche. Dalla riunione era perciò emersa la richiesta avanzata alle istituzioni e soprattutto al ministero per lo Sviluppo economico ed alla Regione Lazio di velocizzare gli iter e di mantenere gli impegni presi: “I curatori fallimentari dopo aver raggiunto l’obiettivo di vendita degli asset con successo a favore dei creditori – dicono i sindacati – diano ora tutto il supporto e l’impegno necessario a chi vuole far impresa, se non si vuol far sfuggire questa opportunità a danno del Paese e dei lavoratori in attesa di essere reimpiegati. Auspichiamo da parte loro il massimo impegno. Questo impegno e supporto –concludono– si traduca in atti utili come ad esempio fornire tutta la documentazione relativa ai singoli dipendenti, per poter velocizzare e snellire il reintegro, considerando tra l’altro che ci troviamo in un'azienda che si trova dentro un varco doganale".
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