Connect with us

Redazione Lazio

Eventi catastrofici Lazio: quanti Comuni hanno il piano di emergenza?

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiUno strumento per sapere come comportarsi e per organizzare i soccorsi in caso di calamità

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti


[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 4]

 

di Ivan Galea

I comuni italiani devono avere un proprio piano di Protezione civile, un documento che risulta indispensabile per la prevenzione dei rischi e soprattutto per gestire le operazioni di emergenza. Lo prescrive la legge 100 del 12 luglio 2012 che ne richiedeva l’approvazione dopo 90 giorni dall’entrata in vigore della norma.
Uno strumento, quindi, per sapere come comportarsi e per organizzare i soccorsi in caso di calamità.

 

I Comuni senza piano Nel Lazio figurano una moltitudine di Comuni che non sono provvisti di un piano di Protezione civile per affrontare le calamità naturali. Tra questi anche il Comune di Accumoli, epicentro del terremoto dello scorso 24 agosto 2016. Questo il dato che emerge dal sito della Protezione Civile che riporta l'elenco, trasmesso dalle Regioni, dei vari Comuni che hanno approvato i dispositivi da mettere in atto nella malaugurata ipotesi di eventi catastrofici come quello che ha colpito l'Italia centrale lo scorso mese di agosto.


L'incendio alla discarica di Roncigliano Ma la memoria torna anche a quanto verificatosi presso la discarica di Roncigliano ad Albano Laziale, su quello che è stato definito da molti come un vero e proprio disastro ambientale per la zona dei Castelli Romani quando lo scorso 30 giugno un incendio ha distrutto l'impianto di trattamento rifiuti e la cittadinanza si è trovata a vivere dei veri e propri momenti di paura a causa di una nube alta circa 25 metri sviluppatasi a seguito delle fiamme e anche delle operazioni di spegnimento. Una situazione in cui la comunicazione è stata gestita alla meglio dai vari primi cittadini dei territori circostanti,


[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 4]

 

NEMI, COMUNE NEMI, PIANO EMERGENZA NEMI,