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di Christian Montagna
In un momento in cui la giustizia va fino in fondo e tutte le magagne vengono a galla, si scoprono gli altarini. E chi di voi non ne ha almeno uno? Dopo la maxi evasione di ieri documentata dal nostro giornale in cui 62 persone sono finite nel registro degli indagati, oggi è toccata al famoso calciatore campano Fabio Cannavaro. Dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex difensore, Fabio nel 2006 aveva portato a casa con la Nazionale Italiana il titolo di campione del mondo. Stavolta però a conferirgli il titolo di campione di evasione fiscale è l'Agenzia delle Entrate. Nell'ambito di un indagine coordinata dal pm di Napoli Fabrizio Vanorio e dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli sulla frode fiscale realizzata con società di noleggio di barche di lusso gestita dai coniugi Cannavaro, sono state rilevate anomalie. A finire nei guai è anche Daniela Arenoso, moglie del famoso calciatore. Insospettita dai conti che non tornavano, l'Agenzia delle Entrate, già da tempo aveva scoperto i sistemi fraudolenti nella gestione dell'impresa. Al termine dei controlli fiscali, si è stimato che nel periodo compreso tra il 2005 e il 2010, l'evasione di imposte dirette ed Iva ammontino ad un milione di euro. Una grandissima truffa ai danni dello Stato che da un personaggio di fama mondiale come lui proprio non si poteva aspettare.
LE CONTROVERSIE DEL GIOCATORE:
Non pochi sono stati i problemi che Fabio ha creato al pubblico che lo segue e dei quali si è dovuto scusare pubblicamente. Cominciamo dal più lontano in ordine di tempo: era il 1997 quando pubblicizzò in radio le prime colonie estive Evita Peron, campi gestiti dalla destra radicale. Nel 2007, allora giocatore del Real Madrir, durante i festeggiamenti per la vittoria del campionato aveva sventolato una bandiera con un fascio littorio al centro. Anche in quel caso il giocatore si scusò pubblicamente dicendo di non essersi accorto dello stemma fascista. Nel 2009, secondo quanto riportato dai giornali, il giocatore aveva affermato dichiarazioni anomali sul film Gomorra che poi lui stesso avrebbe negato. Oggi, nel 2014, lo Stato gli sequestra 900.000 euro per aver evaso Irap, Ires ed Iva per 5 anni e lo denuncia inoltre per dichiarazione fraudolenta tramite artifici. Tanti successi in campo quanti i problemi con la giustizia? Speriamo di no.
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