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Redazione
L'ex presidente del Banco di Roma, Cesare Geronzi è stato assolto dall'accusa di bancarotta nell'ambito del processo per l'operazione Eurolat, settore latte della Cirio. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Roma che hanno, invece, condannato a 5 anni e mezzo, l'ex patron della Cirio, Sergio Cragnotti.
L'ex presidente della Lazio è stato condannato in relazione ad un singolo episodio: la distrazione di 64 miliardi di lire del cosiddetto "patto di non concorrenza". I giudici hanno, inoltre, assolto Riccardo Bianchini Riccardi, ex componente del Cda della società agroalimentare. Agli imputati la procura contestava oltre la bancarotta anche il reato di concorso in estorsione. Accusa, quest'ultima, da cui è stato assolto anche Cragnotti. Il processo riguardava l'operazione che porto' nel 1999 alla acquisizione da parte della Parmalat del ramo lattiero-caseario di Cirio, a un prezzo, giudicato incongruo della procura, di 829 miliardi di vecchie lire.
La società Eurolat è stata creata dal gruppo Cragnotti per gestire il settore della produzione e commercializzazione di latte, prodotti derivati del latte e prodotti alimentari in genere. La prima importante acquisizione avvenne nel 1992 e interessò la Fedital, società del gruppo Federconsorzi che gestiva la partecipazione in Polenghi Lombardo. L'operazione di acquisizione dalla procedura del concordato preventivo fu oggetto di rilievo da parte del Pubblico Ministero[1] presso il Tribunale di Perugia Dario Razzi, con il rilievo che il prezzo di acquisto non era congruo.[2] Sergio Cragnotti uscì ben presto dalla vicenda pienamente prosciolto.[3] In un momento successivo, nel luglio 1999, l'Eurolat è stata ceduta al gruppo Parmalat per 324 miliardi di Lire. Anche tale cessione è stata contestata dalla magistratura per pressioni indebite da parte del sistema bancario sull'acquirente. Attraverso tale operazione, secondo l'accusa, un istituto di credito è riuscito a rientrare di un'esposizione che altrimenti sarebbe dovuta essere considerata partita incagliata
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