Connect with us

Cronaca

ETERNIT, IL PM GUARINELLO RIPROVA A PORTARE A PROCESSO IL MAGNATE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Dopo il fallimento dell'impianto accusatorio, le nuove mosse dell'accusa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Cinzia Marchegiani

Torino (TO)- Si riapre oggi a Torino un nuovo processo Eternit BIS, il PM Guariniello digerita la sentenza della Cassazione, ha chiesto il rinvio a giudizio per il magnate dell'Eternit Stephan Schmidheiny, accusato di omicidio doloso aggravato nei confronti di 258 persone tra residenti ed ex lavoratori degli stabilimenti Eternit di Casale Monferrato e Cavagnolo, deceduti tra il 1989 e il 2014 per mesotelioma pleurico. Insomma Guariniello ci riprova a portare sul banco degli imputati il magnate svizzero Stephan Schmidheiny nonostante il suo precedente processo sia costato agli italiani un fiume di denaro pubblico e tanto dolore oltre a 6 anni di udienze. Infatti il PM Guariniello aveva chiesto l’imputazione di disastro a carico dell’imprenditore Stephan Schmidheiny ma il suo fu un errore di imputazione, infatti la Corte di legittimità sottolinea che l’imputazione di disastro a carico dell’imprenditore Stephan Schmidheiny non era quella più giusta da applicare per il rinvio a giudizio: “una scelta insostenibile dal punto di vista sistematico, oltre che contraria al buon senso”.

Le motivazioni depositate dalla Cassazione del precedente processo spiegavano come la prescrizione annullava di fatto i risarcimenti alle vittime, e faceva emerge con tutta evidenza lo scandalo che ha avvolto tutto questo dispendioso processo a Torino. Su questo processo incardinato male dalle suo origini, ritorna ora lo stesso PM, e ci riprova, sul suo curricula ETERNIT pesano come macigni i sei anni di lavoro, e un finale che molti dicevano scontato che la cassazione non ha avuto dubbi a ratificare, il reato, appunto di disastro ambientale richiesto, era già prescritto quando iniziarono le udienze.

ANCHE I  SINDACATI GGIL UIL CISLI SI COSTITUISCONO PARTE CIVILE

I sindacati Cgil Cisl Uil Piemonte si sono costituitI parti civili nel nuovo processo Eternit, che stamattina inizia domani, al Tribunale di Torino, e garantiranno il patrocinio ai familiari delle vittime attraverso un pool di avvocati delle rispettive organizzazioni.
"È la prosecuzione – affermano i segretari regionali Laura Seidita (Cgil), Marcello Maggio (Cisl) e Francesco Lo Grasso (Uil) – di un impegno profuso in tutti questi anni, a tutela dei lavoratori, e di una lotta portata avanti insieme all'Afeva e a un'intera comunità. Dopo la conclusione del primo processo, che non ha reso giustizia alle tante vittime da amianto e ai loro familiari, abbiamo deciso di costituirci parte civile nel nuovo processo per omicidio volontario nei confronti di 258 cittadini deceduti, di cui 68 ex lavoratori Eternit".

Al Premier Matteo Renzi, Cgil Cisl Uil piemontesi chiedono di onorare gli impegni assunti subito dopo la sentenza della Cassazione, nel novembre 2014: ovvero la costituzione di parte civile nel processo Eternit bis del governo italiano e l'adeguamento legislativo in merito alla necessaria revisione dell'istituto della prescrizione e, in modo particolare, sull'introduzione di una nuova norma relativa al disastro ambientale. Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil si appellano anche ai parlamentari piemontesi a sostegno dell'iniziativa sul disegno di legge, già approvato dal Senato il 4 marzo 2015 e non ancora dalla Camera, che stabilisce il delitto di disastro ambientale per alterazione irreversibile dell'equilibrio dell'ecosistema.

"È un passo avanti importante – fanno sapere i tre segretari Seidita (Cgil), Maggio (Cisl) e Lo Grasso (Uil) – che può essere ancora migliorato. Oltre alla tutela della salute per i cittadini, chiediamo anche il completamento della bonifica dei siti territoriali come promesso dagli ultimi governi che si sono succeduti fino ad oggi".

Ma la domanda lecita è: come fa il governo a costituirsi parte civile nel processo se è lo stesso il Ministero della salute che autorizzò la produzione di amianto nonostante le conseguenze cancerogene che quest'ultimo produca? Un quesito che il Presidente del PAE aveva sollevato ricordando questo scandalo e riallacciandosi alle motivazioni rese pubbliche della Cassazione, lo stesso Fuccelli infatti faceva notare come il vero colpevole non è l'imprenditore svizzero Schmidheiny titolare dell'Eternit: “E' l'ennesimo paradosso italiano, la produzione e lavorazione dell'asbesto (amianto) è fuori legge in Italia in forza della legge n. 257 del 1992, ma lo stabilimento di cemento-amianto Eternit di Casale Monferrato chiuse i battenti nel 1986 dopo 80 anni di attività. 2191 persone uccise dalle fibre killer e condannati in appello i responsabili per disastro doloso permanente.”

Tante attese per questo processo Eternit Bis, nella speranza che questa volta i familiari delle vittime non debbano gridare un'altra colta "ingiustizia è fatta".

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

Continua a leggere

Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti