Arrestato il presunto responsabile dell’omicidio volontario ai danni del padre convivente. A mettere le manette ai polsi all’indagato gli uomini della Polizia di Stato. Il delitto si sarebbe consumato all’interno dell’abitazione di famiglia, dove la vittima sarebbe stata colpita da numerosi fendenti inferti con un’arma da taglio, presumibilmente un coltello da cucina, ritrovato sui luoghi. Il presunto autore, in seguito, si è allontanato facendo perdere le sue tracce.
Immediatamente sono state avviate dai poliziotti della squadra mobile le ricerche, senza soluzione di continuità. Sono state dislocate numerose pattuglie su tutto il territorio ennese alla ricerca del sospettato, alcune delle quali si sono estese anche nelle province limitrofe ove, per un certo lasso di tempo, era stata localizzata l’utenza in uso allo stesso.
Il tempestivo intervento delle Forze di Polizia ed il contestuale avvio delle indagini condotte dalla Procura di Enna hanno consentito di agganciare telefonicamente il presunto autore del reato, che con estenuanti attività di convincimento è stato invitato a far rientro ad Enna; nonostante ciò, nel frattempo, lo stesso è stato intercettato nei pressi degli uffici della Questura.
Dai primi accertamenti sarebbero emersi accesi e forti contrasti tra padre e figlio, accresciutisi nel tempo, per motivi verosimilmente di carattere economico e, comunque, in fase di ulteriore approfondimento.
Il Pubblico Ministero di turno, dopo aver proceduto all’immediato interrogatorio dell’arrestato – durante il quale lo stesso ha parzialmente ammesso le sue condotte criminose -, ne ha disposto la traduzione in carcere, in attesa dell’udienza di convalida da parte del GIP.