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Redazione
Potenza – I Carabinieri hanno posto agli arresti domiciliari cinque funzionari e dipendenti del centro oli di Viggiano dell’Eni, dove viene trattato il petrolio che viene estratto in Val d’Agri. In quel centro oli di Viggiano dell’Eni sono stati eseguiti due decreti di sequestro, tale sequestro potrebbe cagionare danni alla produzione di petrolio. I soggetti sono ritenuti responsabili di “attività organizzate per il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti”. Per un dirigente della Regione Basilicata è stata eseguita un’ordinanza di divieto di dimora. I seguenti provvedimenti cautelari sono stati eseguiti nelle province di Roma, Genova, Chieti, Potenza, Grosseto, Caltanissetta e sono stati emessi dal gip del Tribunale di Potenza nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda (Direzione Distrettuale Antimafia). In merito alla situazione verificatasi Eni non commenta e tende a precisare che i legali stanno analizzando la situazione e che ulteriori commenti verranno forniti nel momento in cui il quadro della situazione sarà completo. Il gruppo sta inoltre collaborando con la magistratura.
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