EMERGENZA FARMACI SALVAVITA: NAPOLI, ROMA E IL RESTO DEL SUD ITALIA

di Christian Montagna

Altra crisi, altra emergenza. Il governo se ne frega altamente. Stavolta l'allarme arriva da Napoli precisamente dai farmacisti di Federfarma. La città partenopea però non è l'unica a risentire di questa grande emergenza: non si trovano i farmaci salvavita nemmeno a Roma e nelle altre città del sud Italia.
Succedeva ciò anche negli anni Novanta quando si ipotecavano immobili per acquistare la costosissima somatostatina.  Oggi l' alciparina per la cura delle trombosi e i broncodilatatori per la cura dell’asma sono proprio estinti.

Responsabile di questa preoccupante carenza è come al solito la brama di denaro. Case farmaceutiche e grossisti hanno pensato bene infatti di vendere all'estero i farmaci prodotti in Italia a prezzi maggiorati. Certo, perché di soldi ne guadagnano pochi le case farmaceutiche. Nel frattempo però c'è chi rischia di morire quotidianamente sotto gli occhi inermi delle istituzioni che sembrano non conoscere nemmeno il problema.  Forse il nostro governo ha troppe cose a cui pensare, qualora fosse composto da esseri pensanti, ma stavolta bisogna assolutamente bloccare il fenomeno perché in gioco ci sono le vite di molti malati. Tutto ciò si verifica in forma clandestina alimentando così un florido commercio parallelo all'estero. Tra l'altro chi riesce in tempo a procurarsi i medicinali nelle nostre farmacie li vende sottobanco a prezzi molto più elevati. Secondo il sistema dunque chi non ha le dovute disponibilità economiche può anche morire. I primi allarmi sono stati lanciati nel luglio 2013 e a distanza di sei mesi risulta sempre più difficile reperirli.  Anche nelle altre nazioni la speculazione è alle stelle soprattutto per quanto riguarda lo smercio di farmaci per la cura dei tumori. Come ogni problema, in Italia prima che qualcuno si muova c'è bisogno di arrivare allo stato di crisi totale.I medici chiedono a gran voce un intervento del governo.Non possiamo più vedere i nostri poveri anziani costretti a vagare invano per ore alla ricerca di un farmaco che potrebbe alleviare leggermente le sofferenze dovute alle malattie. Questo accade ancora una volta perché gli sciacalli devono incassare i loro sporchi guadagni alle spalle di chi ha la sola "colpa" di essere malato.