EMERGENZA ACQUA POTABILE: IL MAGISTRATO FERDINANDO IMPOSIMATO CHIEDE LA REVOCA DEL PROGETTO DI "DECRETO AVVELENATORE"

"Chiediamo all'onorevole Giovanni Pittella, vicepresidente del Parlamento Europeo, sensibile ai diritti inviolabili dei cittadini dell'Europa, di agire perche' questo progetto di decreto avvelenatore sia fermamente rigettato dalla Commissione Europea e immediatamente revocato dagli stessi Ministeri proponenti."

 

Roma – "L'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, anche a nome del movimento "Italia Virtuosa" da lui fondato, chiede che il famigerato progetto di "decreto avvelenatore" (che se approvato consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene) sia fermamente rigettato dalla Commissione Europea e immediatamente revocato dagli stessi Ministeri proponenti. – Dichiara in una nota stampa il portavoce dell'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde –  Ringraziamo l'illustre magistrato, – conclude la nota – una delle voci piu' prestigiose dell'impegno morale e civile, per questo suo autorevolissimo appello."

Dichiarazione di Ferdinando Imposimato
 
"Italia Virtuosa" ed io personalmente siamo profondamente grati all'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) e alla dottoressa Antonella Litta, instancabile difensore dei diritti umani che di essa fa parte, che ci hanno informati del fatto che il Ministero della Salute e il Ministero dell'Ambiente hanno predisposto uno schema di decreto interministeriale, attualmente all'esame preliminare della Commissione Europea, che se approvato consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.
Cio' e' un grave attentato al diritto alla vita e alla salute di migliaia di cittadini ignari, in violazione degli artt. 2 e 32 della Costituzione.
La tutela della salute non solo e' un bene delle persone che sono toccate da provvedimenti scellerati come quello che si vorrebbe approvare, ma interesse dell'intera collettivita', che sarebbe enormemente danneggiata dalla malattia di migliaia di cittadini che sarebbero colpiti dal cancro e da altre malattie provocate dal consumo di acqua cancerogena. Chiediamo all'onorevole Giovanni Pittella, vicepresidente del Parlamento Europeo, sensibile ai diritti inviolabili dei cittadini dell'Europa, di agire perche' questo progetto di decreto avvelenatore sia fermamente rigettato dalla Commissione Europea e immediatamente revocato dagli stessi Ministeri proponenti.
 
"Italia Virtuosa" e Ferdinando Imposimato
 
 
Una breve notizia su Ferdinando Imposimato
 
Ferdinando Imposimato e' una delle figure piu' illustri della vita civile del nostro paese. Giudice istruttore dei piu' importanti casi di terrorismo (caso Moro, attentato al Papa, omicidio del presidente del Csm Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione), si e' occupato anche di processi contro mafia e camorra e di sequestri di persona; eletto al Senato della Repubblica (1987 e 1994) e alla Camera dei Deputati (1992), per tre legislature e' stato membro della Commissione Antimafia. E' presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. Ha recentemente fondato il movimento "Italia Virtuosa". Dalla Wikipedia, edizione italiana, riportiamo per stralci la seguente scheda: "Ferdinando Imposimato (Maddaloni – Caserta -, 9 aprile 1936), avvocato penalista, magistrato, senatore ed attualmente Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. Si e' impegnato nella lotta alla mafia e camorra, nella lotta contro il terrorismo: e' stato il giudice istruttore dei piu' importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro (1978), l'attentato a papa Giovanni Paolo II (1981), l'omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet, e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Si occupa anche della difesa dei diritti umani. Dopo essersi laureato in giurisprudenza all'Universita' di Napoli nel 1959, nel 1962 diventa vicecommissario di Polizia e viene destinato prima a Brescia e poi a Forli'. Un anno dopo torna a Roma come funzionario del Ministero del Tesoro, ove lavora per un anno. Nel 1964 diventa magistrato. Quale giudice istruttore istruisce alcuni tra i piu' importanti casi di terrorismo tra cui il processo Aldo Moro, l'attentato al papa, l'omicidio dei presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Vittorio Bachelet, la strage di Piazza Nicosia. E' lo scopritore della pista bulgara in Europa e delle connessioni internazionali del terrorismo. E' il primo a parlare delle connessioni del terrorismo italiano con servizi segreti stranieri e della presenza nel caso Moro del Kgb. Si occupa di processi contro mafia e camorra. Tra gli altri istruisce il caso di Michele Sindona, il banchiere siciliano legato a Cosa Nostra, accusato di bancarotta fraudolenta per il fallimento di banche italiane e straniere. Nel 1981 istruisce il processo alla banda della Magliana, una agenzia criminale legata a Cosa Nostra, al terrorismo, a finanzieri, a usurai, costruttori, politici ed amministratori. Nel 1983, il fratello Franco viene ucciso per vendetta trasversale. Nel 1984 viene designato come rappresentante dell'Italia a Strasburgo per i problemi del terrorismo internazionale con abuso delle immunita' diplomatiche e redige la mozione finale approvata all'unanimita' dai rappresentanti dei 16 paesi dell'Europa. Nel 1986, lasciata la magistratura, diviene consulente legale delle Nazioni Unite nella lotta alla droga. Si reca piu' volte, per incarico dell'Onu, nei paesi dell'America Latina per i programmi di rafforzamento del sistema legale dei paesi afflitti dal narcotraffico. Prepara per conto delle Nazioni Unite diversi programmi di addestramento dei giudici colombiani, boliviani, peruviani ed ecuadoriani. Ad un programma che si svolge in Italia, partecipano, tra gli altri, Giovanni Falcone, Gianni De Gennaro, Rosario Priore, Giancarlo Caselli ed il generale dei Carabinieri Mario Mori. Si occupa di diritti umani e dei principi del giusto processo in America Latina, ove svolge una importante missione in Peru'. Nel 1987, come indipendente di sinistra, Imposimato viene eletto al Senato della Repubblica, e nel 1992 alla Camera dei Deputati. Nel 1994 viene eletto di nuovo al Senato. Per tre legislature e' membro della Commissione Antimafia. Presenta numerosi disegni di legge sulla riforma dei servizi segreti, sugli appalti pubblici, sui trapianti, sui sequestri di persona, sui pentiti, sul terrorismo, sulla dissociazione. E' stato membro della Suprema Corte di Cassazione, dove raggiunge il grado di Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte. E' direttore dell'osservatorio dell'Eurispes sulla criminalita' organizzata in Italia. E' impegnato in attivita' di volontariato e di solidarieta'. Nel 1984 viene designato dalla rivista francese 'Le Point' Uomo dell'anno – giudice coraggio, e riceve il premio dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa per avere proseguito le sue battaglie al servizio della giustizia nonostante le minacce ricevute e l'assassinio del fratello. Nel 1985 il 'Times' di Londra gli dedica una intera pagina definendolo 'lo scudisciatore della mafia'. La rivista 'Reader's digest' gli dedica un servizio per le sue inchieste su terrorismo e mafia. Nel 1985 un libro dell'Onu lo sceglie, nell'Anno della gioventu', come 'simbolo della giustizia'. Nel 1986 scrive sei soggetti cinematografici per la Rai, radiotelevisione italiana. I film vengono prodotti da una coproduzione tra le televisioni di Italia, Francia, Germania, Austria e Spagna. Si tratta di sei storie giudiziarie, dal titolo Il giudice istruttore, che raccontano alcune delle inchieste condotte da Imposimato. In esse e' ricorrente il problema della fallacia della giustizia per la inafferrabilita' della verita' reale e la contraddizione tra verita' processuale e verita' reale. Tra gli interpreti, diretti dal regista Florestano Vancini, ci sono Erland Josephson, l'attore prediletto dal regista Ingmar Bergman, che interpreta la parte del giudice Imposimato, Daniel Gelin, Horst Bucholz, Capucine e Vittorio Gassman. Federico Fellini, amico fraterno del giudice, gli propone di scrivere soggetti cinematografici su temi giudiziari. Ma il progetto non va a termine per la morte del regista. Ha pubblicato diversi libri tra cui: Terrorismo internazionale; Corruzione ad alta velocita'; Vaticano. Un affare di Stato; La grande menzogna. Alcuni libri non sono stati editi in Italia, ma sono stati tradotti e diffusi all'estero, come: Un juge en Italie. Il blog di Ferdinando Imposimato e': http://ferdinandoimposimato.blogspot.com/". Tra le opere recenti di Ferdinando Imposimato: (con Giuseppe Pisauro e Sandro Provvisionato), Corruzione ad alta velocita'. Viaggio nel governo invisibile, Koine' Nuove Edizioni, 1999; Terrorismo internazionale. La verita' nascosta, Koine' Nuove Edizioni, 2002; Vaticano. Un affare di Stato, Koine' Nuove Edizioni, 2003; La grande menzogna, Koine' Nuove Edizioni, 2006; (con Sandro Provvisionato), Doveva morire, Chiare lettere, Milano 2008.

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