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1 mese faon
In questa lettera intrisa di emozione e gratitudine, Mario Torosantucci rende omaggio a Elvino Echeoni, recentemente scomparso, con parole che esprimono un legame fraterno costruito e cementato nel corso di oltre cinque decenni. Attraverso i ricordi, le riflessioni e la consapevolezza di un’assenza difficile da colmare, Torosantucci ci offre un ritratto toccante e sincero di un uomo straordinario, capace di lasciare un’impronta indelebile nella vita di chi lo ha conosciuto. Questa lettera non è solo un addio, ma una celebrazione della forza di un’amicizia unica, una testimonianza di rispetto e affetto, e un riconoscimento dell’eredità morale e umana che Echeoni ha lasciato.
Caro Elvio
Ho tardato un po’ a scriverti, poiché volevo assorbire nei limiti del possibile la tua mancanza. Resomi conto che il tempo non allieva la mia sofferenza, essendo la tua presenza continua e lo resterà per tutta la mia esistenza, ho un impellente bisogno di sfogarmi ed alleggerire così il mio stato d’animo represso.
La prima parola che mi viene in mente è grazie! Grazie di tutto, della tua fraterna amicizia, della collaborazione in tanti progetti, e, grazie per avermi insegnato a tua insaputa, tante cose positive, malgrado io fossi per te come un fratello maggiore.
Sei stato la persona più in gamba che io abbia mai conosciuto, e considerando la mia attività di sessantadue anni di professione nel mondo, proprio per la mia esperienza di vita, accresce la statura della tua immensa persona.
Certo, con la tua partenza, di clamore ne hai suscitato molto, e questo era inevitabile, per tutto ciò che hai creato nel tuo percorso di vita, per la tua personalità, intraprendenza, capacità intuitive e, quell’ottimismo che trasmettevi a tutti con il tuo eterno sorriso. Riuscivi a sdrammatizzare qualsiasi situazione, e lo hai fatto anche con me, quando ci siamo sentiti al telefono il pomeriggio precedente alla tua partenza, con le nostre solite battute scherzose. Eri in grado di risolvere qualsiasi problema istantaneamente, piccolo o grande, con la tua spontanea intelligenza e capacità risolutive.
Il sentirsi quasi giornalmente per circa cinquantaquattro anni, la grande stima ed affetto reciproco, si sono cementate per sempre. Purtroppo, le cose non dovevano andare così.
Conoscevamo i segreti l’uno dell’altro, tu, eri la persona che avrebbe dovuto garantire al mio dopo, la gestione della mia vita professionale, ed ora c’è questo vuoto, questo smarrimento morale, che non potrà più essere colmato.
Per la mia vita artistica, ho sempre vissuto fra le nuvole, la creatività alla base della mia esistenza, ottimismo per il futuro e cercare di lasciare tracce positive, tutto questo ci ha sempre uniti con una fratellanza indistruttibile e il desiderio della stessa meta.
Mai uno screzio fra noi, mai un’incomprensione, mai qualsiasi discussione, enorme stima e rispetto, e, complici in tutto e per tutto, poiché le nostre menti viaggiavano su un unico binario. Caro Elvio!
Ci sei riuscito benissimo in quello in cui hai sempre creduto e riuscito a fare. L’ impronta della tua mano, non sarà per terra come ad Hollywood, ma nel cuore di tutte le persone che ti hanno conosciuto, oltre la tua amata famiglia che era sempre al tuo primo posto.
Stento ancora a credere, di non poterci sfogare giornalmente con le nostre svariate problematiche, serie o superficiali, consigli da entrambi, sostegno morale e quell’eterno umorismo insito in noi, che ci ha sempre contraddistinto. Continuerò ad averti vicino, a far tesoro di tutti i tuoi lati positivi, a sentire le nostre risate infinite, alle avventure dei viaggi intrapresi, alle opere concepite insieme, poiché la tua presenza, la tua voce ed il tuo sorriso, sono e saranno sempre presenti in me.
Ciao Elvio!….mi manchi moltissimo…. tuo fratello Mario.
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