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ELENA CESTE: IL DNA DEL CADAVERE E' COMPATIBILE CON QUELLO DELLA DONNA SCOMPARSA

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Tempo di lettura < 1 minutoSi presume che il corpo sia sempre stato lì poiché si trovava in posizione composta e fa pensare che non si sia mai mosso da quel posto

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di Angelo Barraco

Non sembrano esserci dubbi: Il dna rilevato sui resti del cadavere ritrovato il  18 ottobre nelle campagne dell'astigiano, informano i carabinieri, è compatibile con quello di Elena Ceste. Sulle indagini c'è ancora il massimo riserbo.

Il programma “Chi l’ha visto?” ha detto che ci sono gli elementi per poter affermare che quel corpo sia di una donna, malgrado manchi l’ufficialità del responso. E sembra proprio essere così.
Il canale di scolo in cui è stato trovato il corpo è di pochi centimetri e contiene poca acqua ergo è impossibile che una persona possa essere annegata lì (suicidio materialmente impossibile) , salvo collocazione post mortem.

I Ris e il medico legale arrivano subito al momento dei rinvenimento, la domanda sorge spontanea a tutti: ha i vestiti?
Il punto dove era presente il corpo era un territorio battuto a tappeto durante le ricerche, ma non fu trovato nulla durante le ricerche: come mai?
Il luogo si raggiunge facilmente anche a piedi da casa di Elena. Non sarebbero stati trovati vestiti, nessun indumento sarebbe stato trovato accanto al corpo al momento del ritrovamento.
L’ipotesi che sia l’imprenditoreè quindi sfumata perché il cadavere aveva dentatura, l’imprenditore scomparso in quelle zone aveva invece protesi dentarie.
Si presume che il corpo sia sempre stato lì poiché si trovava in posizione composta e fa pensare che non si sia mai mosso da quel posto. L’acqua in quel canale è pochissima e non si può trattare di suicidio. Il luogo è circondato da campi coltivati, la domanda sorge spontanea: come mai non è stato individuato prima il corpo?
Un particolare importante è che Michele riferisce al programma “Chi l’ha visto?” che la mattina del la scomparsa di Elena, va a cercarla ad Isola D’Asti, luogo di ritrovamento del cadavere.