ELENA CESTE: E' STATA FATTA UNA MAPPATURA DEI POZZI NELLA ZONA?

di Angelo Barraco

Michele Buoninconti è indagato nell’ambito dell’indagine per la morte di Elena Ceste. Il cadavere di Elena Ceste è stato rinvenuto in data 23/10/2014 all’interno di un canale di scolo che dista 2 Km di distanza da casa sua.

Nelle prossime ore verrà effettuata l’autopsia sul cadavere, che stabilirà le cause della morte e se effettivamente il cadavere è rimasto tutto questo tempo in quel canale di scolo.
E se non fosse rimasto tutto questo tempo lì? Il luogo in cui è stata trovata Elena è stato ispezionato a fondo durante le ricerche e nessuna traccia della donna è stata trovata da quelle parti.

Dobbiamo tener conto di un elemento fondamentale, il canale di scolo faceva parte di un lotto di terreno coltivato e custodito, nei luoghi di campagna è noto che vi sono pozzi. Non si può dunque escludere la possibilità che il corpo fosse stato in precedenza nascosto in un pozzo e soltanto successivamente posizionato all’interno del canale.  

Sarebbe quindi importante che nel corso delle indagini gli inquirenti non trascurassero di verificare se vi sono o meno pozzi in quella zona. Qualora vi fossero, uno di essi potrebbe conservare tracce organiche riconducibili ad Elena.


L’ipotesi appare suicidio illogica poiché quel canale conteneva una quantità di acqua irrisoria e poi quella zona era stata scandagliata in precedenza, quindi se il corpo si fosse trovato sempre lì, lo avrebbero scoperto molto prima.
Attendiamo l’esito dell’autopsia.
L’Osservatore D’Italia vi tiene aggiornati.