EDITORIALE

di Angelo Barraco
 
“Dove le parole finiscono, inizia la musica” diceva Heinrich Heine. La musica è un mezzo di comunicazione molto forte e poiché comunica informazioni di ogni tipo che possono essere interpretati in modo diverso da chi recepisce il messaggio e tale informazione può influire sugli animi degli ascoltatori. Una canzone può mandare messaggi diretti e indiretti, quest’ultimi danno spazio all’immaginazione dell’ascoltatore e il significato è prettamente oggettivo. Ma spesso la musica intreccia i suoi rami con la cronaca e diventa un mezzo di comunicazione e di informazione relativo a fatti che hanno segnato la nostra storia. Gli esempi sono i più disparati, ma quelli presi in oggetti in questa sede sono tre in particolare: analizziamoli. Rino Gaetano, cantante italiano famosissimo per le sue storie e melodie ruvide, nel 1974 pubblica il suo primo disco “Ingresso Libero”. Album di grande successo che contiene brani come “L’Operaio della Fiat”. All’interno di questo disco è contenuto un brano posizionato alla penultima posizione della scaletta che ha come titolo “I tuoi occhi sono pieni di sale”. Questo brano, secondo molti critici, fa riferimento alla morte di Wilma Montesi, ventunenne scomparsa il 9 aprile e rinvenuta cadavere sabato 11 aprile del 1953, il giorno di Pasqua sulla spiaggia di Torvaianica a Roma. La giovane era figlia di un falegname ed era fidanzata con un agente di polizia in servizio a Potenza e si stava per sposare. Il suo corpo fu rinvenuto supino sulla battigia, in acqua, era parzialmente vestita, non indossava calze, gonna, reggicalze e borsa. Il caso fu chiuso come incidente, ma nessuno ci ha creduto. Il caso rimane tuttora irrisolto, come rimane ignota la causa del decesso e i colpevoli. Rino Gaetano scrive nella sua canzone i seguenti versi “i tuoi occhi sono pieni di sale
i tuoi occhi sono pieni di sale, di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare, di quel sale che a pensarci ti viene voglia di guardare”. La musica è comunicazione, la musica è informazione. I Baustelle, band di Montepulciano in provincia di Siena, nel 2008 pubblicano l’album “Amen”, disco molto forte ed introspettivo. All’interno di questo disco è contenuto un brano chiamato “Alfredo”, che parla della morte del piccolo Alfredino Rampi, caduto tragicamente in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo. Dopo tre estenuanti giorni di continui tentativi di estrazione falliti, il piccolo morì a 60 metri di profondità. Fu il primo caso di cronaca ad avere grande impatto mediatico poiché vi fu una diretta televisiva di 18 ore. L’Italia pianse e piange ancora il piccolo Alfredino. I Baustelle cantano “Un pezzetto bello tondo di cielo 
d'estate sta sopra di me ,Non ci credo ,Lo vedo restringersi ,Conto le stelle, ora ,Sento tutte queste voci ,Tutta questa gente ha già capito , che ho sbagliato, sono scivolato , Son caduto dentro il buco , Bravi, son, venuti subito ,Son stato stupido , Ma sono qua gli aiuti , Quelli dei pompieri, i carabinieri”.